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Non dispiace mai vedere la bella e brava Penelope Cruz anche se in un così modesto film, una commediola di poco conto. La fanno da grande costumi, musica e canti del Brasile, per il resto la bravissima cuoca Isabella non insegna proprio nulla delle sue famose pietanze. Fa più sfoggio di vestiti, tutti rossi a richiamare il tanto decantato peperoncino. Sembra avvolta da una continua fiamma che la brucia: amore o gelosia? Harold Perrineau, nelle vesti di Monica Jones, indossa vesti sgargianti degni del carnevale di Rio e non è imbarazzato di essere vestito da travestito. La vicenda scivola giù senza alti e bassi, non ci sono emozioni, non c’è da ridere, tanto peperoncino e niente sesso, le labbra rosse di Penelope non bastano a trasmettere i poteri del noto ortaggio che brucia le vene. Qualche scena bella si svolge sul mare e nel mare, un finale magico come lo è l’amore che arde e tutto consuma e fa dimenticare.
In un periodo in cui vanno tanto di moda gli spettacoli di cucina e di chef
sarebbe stato meglio che Isabella avesse almeno mostrato come si cucina qualche noto piatto brasiliano, sebbene lei, Penelope, non abbia nulla di brasiliano, essendo dotata di ben altro fascino, quello spagnolo.
Cosa dire di Murilo Benicio, che interpreta la parte del marito Toninho Oliveira?
Con una moglie peperoncino c’è poco da scherzare, se poi è bella come Isabella, c’è solo da bruciarsi…!!!
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