sickboy
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giovedì 13 aprile 2006
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acque torbide
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Una cosa è certa : Zemeckis doveva avere davvero tutte le intenzioni di girare questo film. E' noto, infatti, che le riprese si sono svolte quasi in contemporanea con quelle di Cast Away ma tutto questo "super-impegno" del regista non sembra aver influito negativamente sulla pellicola. Non sembra in sostanza un "ripiego" commerciale da affiancare a quell'opera a rischio quale poteva essere, appunto, Cast Away. Perchè se questo è un ripiego, tanto di cappello !
Tutt'altro che un opera frettolosa, ogni scena di "Le verità nascoste" sembra costruita a tavolino, da quelle di suspence a quelle più sottilmente presagistiche e depistatorie. Tutto così volutamente preciso e impeccabile.
Zemeckis, regista discontinuo, doveva essere qui davvero in forma e si permette il lusso di "allungare" i tempi di questo thriller, senza nessuna paura nel voler narrare frettolosamente gli eventi : non rinunciando alle citazioni, supportato da due grandi interpreti, da una colonna sonora adeguata e dalla sua maestria "dei tempi migliori", il film strizza l'occhio a chi ha amato i thriller alla Hitchcock piuttosto che quelli "sincopati" di un Dario Argento, arrivando nel suo intento e dimostrando (qualora non si fosse ancora capito) che anche di questi tempi "dal facile effetto speciale" è ancora possibile realizzare un thriller che spaventa e che non rinuncia, però, a tutto quell'apparato psicologico che lo rende più verosimile e fascinoso, nonchè appetitosamente fuorviante.
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Una cosa è certa : Zemeckis doveva avere davvero tutte le intenzioni di girare questo film. E' noto, infatti, che le riprese si sono svolte quasi in contemporanea con quelle di Cast Away ma tutto questo "super-impegno" del regista non sembra aver influito negativamente sulla pellicola. Non sembra in sostanza un "ripiego" commerciale da affiancare a quell'opera a rischio quale poteva essere, appunto, Cast Away. Perchè se questo è un ripiego, tanto di cappello !
Tutt'altro che un opera frettolosa, ogni scena di "Le verità nascoste" sembra costruita a tavolino, da quelle di suspence a quelle più sottilmente presagistiche e depistatorie. Tutto così volutamente preciso e impeccabile.
Zemeckis, regista discontinuo, doveva essere qui davvero in forma e si permette il lusso di "allungare" i tempi di questo thriller, senza nessuna paura nel voler narrare frettolosamente gli eventi : non rinunciando alle citazioni, supportato da due grandi interpreti, da una colonna sonora adeguata e dalla sua maestria "dei tempi migliori", il film strizza l'occhio a chi ha amato i thriller alla Hitchcock piuttosto che quelli "sincopati" di un Dario Argento, arrivando nel suo intento e dimostrando (qualora non si fosse ancora capito) che anche di questi tempi "dal facile effetto speciale" è ancora possibile realizzare un thriller che spaventa e che non rinuncia, però, a tutto quell'apparato psicologico che lo rende più verosimile e fascinoso, nonchè appetitosamente fuorviante. Che non è poco in questi tempi così votati alla "fisicità" e all'inutile riciclo. Senza dubbio uno dei migliori che si siano visti di recente.
Nella perfetta e patinata vita di Claire e Norman stà succedendo qualcosa di anomalo : lei sembra perseguitata da un fantasma che pare quello della sua vicina presumibilmente uccisa dal marito.Esaurimento nervoso-paranoico o le "acque" sono in realtà più torbide di quel che sembrano?
Consigliato a chi ama lo spavento... con stile!
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taniamarina
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mercoledì 13 maggio 2009
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un fantasma nell'acqua
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Questo film vanta una suspence alla Hitchkock senza fallo. La descrizione del personaggio femminile vittima dell'allontanamento della figlia è perfetta, lo stesso dicasi delle sue visioni che nella trama, da fenomeni psicoanalitici passano a misteriosi e spaventosi. Gli sbalzi non mancano, anche se nel finale i cliché sembrano inevitabili. L'aria da seduta spiritica è efficacissima, e la curiosità di capire di chi sia il volto sula neve alla fine, intriga davvero (guardate bene, e vedrete che il gioco di luci svela il profilo di qualcuno, proprio allo sfumare del film)
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fedson
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giovedì 28 febbraio 2013
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thriller intenso e provocatorio
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Intenso thriller che calca le orme hitchcockiane, dotato di un potente spirito di suspence e tensione: così si presenta il thriller di Robert Zemeckis. Creato nell'intervallo di tempo tra i periodi di riprese del suo "Cast Away", il film risente pienamente la traccia di quella che può essere considerata un'avvincente storia adeguata ad un thriller di classe. Quest'ultima viene identificata dalla presenza di grandi nomi del cinema, in primis, quali una decisa ed inquietante Michelle Pfeiffer (candidata al Saturn Award), ed un convincente Harrison Ford. La coppia Ford-Pfeiffer incarnerà i coniugi Spencer che, dopo la partenza della loro unica figlia al college, si trasferiranno in una casa sul lago appartenente in passato al padre di Norman (Ford) con l'intento di cambiare vita.
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Intenso thriller che calca le orme hitchcockiane, dotato di un potente spirito di suspence e tensione: così si presenta il thriller di Robert Zemeckis. Creato nell'intervallo di tempo tra i periodi di riprese del suo "Cast Away", il film risente pienamente la traccia di quella che può essere considerata un'avvincente storia adeguata ad un thriller di classe. Quest'ultima viene identificata dalla presenza di grandi nomi del cinema, in primis, quali una decisa ed inquietante Michelle Pfeiffer (candidata al Saturn Award), ed un convincente Harrison Ford. La coppia Ford-Pfeiffer incarnerà i coniugi Spencer che, dopo la partenza della loro unica figlia al college, si trasferiranno in una casa sul lago appartenente in passato al padre di Norman (Ford) con l'intento di cambiare vita. Claire (Pfeiffer), spiando la vicina di casa, Mary, scopre che quest'ultima è terrorizzata da suo marito, Warren. Quando Mary svanisce improvvisamente, Claire pensa che Warren l'abbia uccisa. Da questo atroce dubbio cominceranno a manifestarsi strani e sinistri eventi in casa che sembrano collegarsi proprio a Claire. Una trama che scotta! Anzi, da brividi! La sceneggiatura usata, incornicia completamente il film in un sottilissimo profilo provocatorio dal quale emergeranno anche caratteristiche inquietanti, misteriose e oscure, che convergeranno nell'ottima capacità di tensione scaturita dalla pellicola, facendo incuriosire ed intimorire lo spettatore man mano che la vicenda prenda il sopravvento. Spiriti, demoni, presenze oscure o fantasmi che siano, sono elementi chiaramente trascendentali ma che, nel caso del film di Zemeckis, riescono a vantare di un'impronta così realistica ed offensiva tanto da farci credere che magari anche in casa nostra, sotto il letto o dietro la porta, in quei subdoli angoli oscuri e tenebrosi possa celarsi qualcosa di soprannaturale verso il quale noi stessi non abbiamo nessun controllo o potere. Un qualcosa di così minaccioso che potrebbe celare quell'oscuro segreto così intimo e personale che c'è in ognuno di noi. Tutti questi elementi sinistri ed aspri vengono portati alla luce da un cast tecnico ridotto al minimo, ma che riesce a funzionare. Una casa sul lago: grande, accessibile, spaziosa, vuota ed emblema del territorio dove albergano presenze inumane ed impossibili che celano i nostri segreti più intimi e nascosti. Segreti, la cui pericolosità ed insidia assume le spettrali vesti di una sorta di tabù. Riuscite e convincenti le parti dei due attori protagonisti. Nella versione italiana il merito va anche ad un abile doppiaggio svolto da Michele Gammino (vincitore qui del Nastro d'argento al miglior doppiaggio maschile) ed Emanuela Rossi. Film di grande mistero; intenso, provocatorio e profanatore! Grande gioco di suspence!
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luigi chierico
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mercoledì 29 ottobre 2014
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rivelazione
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La dolce e romantica Michelle Pfeiffer, dagli occhi tanto chiari da poterci perdere come in fondo al mare, è stata chiamata dall’ottimo regista Robert Zemeckis, lo stesso di “Forrest Gump”, a ricoprire il difficile ruolo di Claire Spencer, figlia, madre e moglie. I suoi occhi subiscono la violenza del terrore, della paura e delle forti immagini. Spetta al marito Norman (Harrison Ford) tradirla in ogni senso. Le verità nascoste a poco a poco vengono a galla occorre, nasconderle o rivelarle?
Conoscere la verità è proprio sempre un bene, in essa si trova d’avvero la pace agli interrogativi, o ci si inabissa in interrogativi a cui non ci si riesce a dare risposta? Talora è meglio perdere la memoria e dimenticare quel che non può farci piacere.
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La dolce e romantica Michelle Pfeiffer, dagli occhi tanto chiari da poterci perdere come in fondo al mare, è stata chiamata dall’ottimo regista Robert Zemeckis, lo stesso di “Forrest Gump”, a ricoprire il difficile ruolo di Claire Spencer, figlia, madre e moglie. I suoi occhi subiscono la violenza del terrore, della paura e delle forti immagini. Spetta al marito Norman (Harrison Ford) tradirla in ogni senso. Le verità nascoste a poco a poco vengono a galla occorre, nasconderle o rivelarle?
Conoscere la verità è proprio sempre un bene, in essa si trova d’avvero la pace agli interrogativi, o ci si inabissa in interrogativi a cui non ci si riesce a dare risposta? Talora è meglio perdere la memoria e dimenticare quel che non può farci piacere.
Il giallo è condotto molto bene attraverso momenti efficaci, un dialogo serrato unito a lunghi silenzi in cui la mente fruga nel passato e nel mondo circostante. Il giallo è un thriller e come tale deve avere una carica di suspense, che il regista non manca di far mancare. I momenti di relax si trasformano in momenti di panico e di rischio mortale.
La bellissima moglie sopravvive agli incubi, alle visioni, ai sospetti e agli inganni, i suoi occhi sono smarriti, parlano e tacciono, rivelano l’ansia e la paura dello strano mondo che la circonda. La madre, la figlia, i vicini di casa Mary (Miranda Otto) ed il marito Warren Freur (James Remar) finiscono col diventare una minaccia alla sua pace e alla sua serenità, la investono dubbi ed angosce, un po’ come nei film di Alfred Hitchcock.
“Il Sospetto” di un omicidio (anche Thomas Vintemberg e lo stesso già menzionato Alfred Hitchcock ne hanno avuto almeno uno…!) tormenta anche il sonno alla dolce Claire (Michelle), che sente la necessità di scoprire le verità nascoste, anche contro il volere del marito che, bene o male, affettuosamente, ma con un certo interesse, cerca di dissuaderla. Ma Claire attraverso sogni, fantasie che sono ricordi smarriti nel labirinto del cervello, continua ad interrogarsi perché tutto emerga; talora anche una sola catenina è sufficiente a trovare l’uscita da un labirinto, come lo fu filo di Arianna per Teseo per il labirinto del Minotauro a Cnosso, senza bisogno di far emergere tesori o cadaveri sommersi e immergerne altri con o senza catenina.
Morale: prima di andare a fondo di certe indagini conviene evitare di toccare il fondo.
Ma per questo gradevole film ci sta tutto bene, non si può …negare! Ci si può annegare in una vasca da bagno come in un lago o in un oceano, il risultato non muta, solo questo bravo regista può sostenere:”La morte ti fa bella” (vedi film con la grande Meryl Streep).
Il film mi è piaciuto e lo rivedrò volentieri, se non altro per la coppia Michelle Pfeiffer e Harrison Ford; è un’accoppiata vincente, in questo film più nell’interpretazione che non nella vita privata! .chibar22@libero.it
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sickboy
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martedì 7 settembre 2010
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acque torbide
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La vita patinata di Claire e Norman Spencer, scorre tranquilla , in una pittoresca casa sul lago, fino a quando la donna comincia ad essere perseguitata da una presenza , che sembra essere il fantasma di una donna bionda. Esaurimento nervoso dovuto a traumi del passato o aggiacciante realtà? Ben presto le acque si faranno più torbide del previsto... Una cosa è certa : Zemeckis doveva avere davvero tutte le intenzioni di girare questo film. E' noto, infatti, che le riprese si sono svolte quasi in contemporanea con quelle di Cast Away ma tutto questo "super-impegno" del regista non sembra aver influito negativamente sulla pellicola.
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La vita patinata di Claire e Norman Spencer, scorre tranquilla , in una pittoresca casa sul lago, fino a quando la donna comincia ad essere perseguitata da una presenza , che sembra essere il fantasma di una donna bionda. Esaurimento nervoso dovuto a traumi del passato o aggiacciante realtà? Ben presto le acque si faranno più torbide del previsto... Una cosa è certa : Zemeckis doveva avere davvero tutte le intenzioni di girare questo film. E' noto, infatti, che le riprese si sono svolte quasi in contemporanea con quelle di Cast Away ma tutto questo "super-impegno" del regista non sembra aver influito negativamente sulla pellicola. Non sembra in sostanza un "ripiego" commerciale da affiancare a quell'opera a rischio quale poteva essere, appunto, Cast Away. Perchè se questo è un ripiego, tanto di cappello ! Tutt'altro che un opera frettolosa, ogni scena di "Le verità nascoste" sembra costruita a tavolino, da quelle di suspence a quelle più sottilmente presagistiche e depistatorie. Tutto così volutamente preciso e impeccabile. Zemeckis, regista discontinuo, doveva essere qui davvero in forma e si permette il lusso di "allungare" i tempi di questo thriller, senza nessuna paura nel voler narrare frettolosamente gli eventi : non rinunciando alle citazioni, supportato da due grandi interpreti, da una colonna sonora adeguata e dalla sua maestria "dei tempi migliori", il film strizza l'occhio a chi ha amato i thriller alla Hitchcock piuttosto che quelli "sincopati" di un Dario Argento, arrivando nel suo intento e dimostrando (qualora non si fosse ancora capito) che anche di questi tempi "dal facile effetto speciale" è ancora possibile realizzare un thriller che spaventa e che non rinuncia, però, a tutto quell'apparato psicologico che lo rende più verosimile e fascinoso, nonchè appetitosamente fuorviante. Che non è poco in questi tempi così votati alla "fisicità" e all'inutile riciclo. Senza dubbio uno dei migliori che si siano visti di recente. Nella perfetta e patinata vita di Claire e Norman stà succedendo qualcosa di anomalo : lei sembra perseguitata da un fantasma che pare quello della sua vicina presumibilmente uccisa dal marito.Esaurimento nervoso-paranoico o le "acque" sono in realtà più torbide di quel che sembrano? Consigliato a chi ama lo spavento... con stile!
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valetag
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mercoledì 30 luglio 2014
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da hitchcock... al grottesco
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Norman e Claire Spencer si sono appena trasferiti nella casa sul lago, e già devono salutare la loro amata figlia, in partenza per il college. Mentre Norman trascorre le giornate al lavoro, Claire si gode la vita nella nuova casa. Una famiglia normale, che conduce una vita normale.
Un giorno, attraverso la siepe del giardino, Claire sente la vicina piangere, ma questa non vuole spiegare il motivo di tanta disperazione.
Claire lascia correre, ma la sera i coniugi che abitano accanto litigano furiosamente.
Qualche tempo dopo, a notte fonda, Claire sorprende il vicino a nascondere un sacco nero nel baule nell'auto.
Da quel momento, in casa iniziano ad accadere cose strane: porte che si aprono da sole, fotografie che cadono in continuazione, bisbiglii e strani riflessi nella vasca da bagno.
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Norman e Claire Spencer si sono appena trasferiti nella casa sul lago, e già devono salutare la loro amata figlia, in partenza per il college. Mentre Norman trascorre le giornate al lavoro, Claire si gode la vita nella nuova casa. Una famiglia normale, che conduce una vita normale.
Un giorno, attraverso la siepe del giardino, Claire sente la vicina piangere, ma questa non vuole spiegare il motivo di tanta disperazione.
Claire lascia correre, ma la sera i coniugi che abitano accanto litigano furiosamente.
Qualche tempo dopo, a notte fonda, Claire sorprende il vicino a nascondere un sacco nero nel baule nell'auto.
Da quel momento, in casa iniziano ad accadere cose strane: porte che si aprono da sole, fotografie che cadono in continuazione, bisbiglii e strani riflessi nella vasca da bagno.
Claire sospetta che la casa sia infestata, magari proprio dal fantasma della vicina, uccisa dal marito.
Norman, invece, ritiene che Claire stia solo attraversando un periodo difficile, dovuto al trauma derivato dall' incidente automobilistico avvenuto l'anno precedente, oltre che al fatto che la loro figlia stia diventando un'adulta; ma le manifestazioni continuano, e, addirittura, durante una seduta spritica, il fantasma risponde.
Claire si lascia guidare dallo spirito, e piano piano scopre segreti e verità nascoste destinati a sconvolgerle la vita.
Robert Zemeckis dirige questo thriller dalla marcata ispirazione allo stile di Hitchcock ( in particolare si possono riconoscere numerose citazioni tratte da "la finestra sul cortile").
La colonna sonora firmata Alan Silvestri sostiene i momenti di maggiore suspense, creando la tensione che le immagini da sole non sono in grado di trasmettere, specialmente verso la fine, quando l'evolversi della storia diventa veramente grottesco.
Tra i punti di forza troviamo anche le magnifiche doti recitative di Michelle Pfeiffer, mentre Harrison Ford, nonostante il personaggio insolito, riesce a mostrare una nuova versione di sé.
Mistero, attesa e paura: ingredienti perfetti per un thriller di qualità, peccato veramente per il finale sbrodolato.
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criticoso
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martedì 24 gennaio 2017
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il meglio del peggio
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Il peggio sta nel soggetto e nella sceneggiatura che raccontano una storia piena di assurdità, incongruenze e colpi di scena assolutamente incredibili. Vorrebbe essere un film drammatico, ma è una miscela di fantasy+horror. Il finale vorrebbe essere impressionante e drammatico, ma finisce per essere stucchevole e grottesco, e non fa paura, ma fa ridere acidamente. Chi si lascia impressionare è piuttosto ingenuo.
Nel genere horror, che è il peggiore dei generi cinematografici, è però buono: il meglio del peggio, appunto!
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fausto tucci
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martedì 8 settembre 2009
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oscure presenze in un interno borghese.
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Siamo in bella villa nel New England, la parte più "nobile e "antica" degli Stati Uniti. Claire, una Michelle Pfeiffer bella e in parte, e Norman, un Harrison Ford, poco convincente nel ruolo assegnatogli dal regista Robert Zemeckis, sono una coppia borghese, come se ne vedono tante al cinema: lui professore universitario affermato, lei musicista che ha abbandonato la carriera per stare vicino al marito. Coppia felice, soddisfatta, come tante appunto. Se non fosse per una presenza oscura, che Claire comincia ad avvertire nella loro bella casa. Chi o cosa sarà mai? Nientemeno che lo spirito di una giovane studentessa, con il quale Norman aveva avuto una relazione clandestina e che lui avrebbe voluto mollare per tornare nel seno della famiglia, assassinata da Norman o suicidatasi per vendetta nei confronti dell'amante pentito, la dinamica non è chiara, proprio nella loro bella dimora.
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Siamo in bella villa nel New England, la parte più "nobile e "antica" degli Stati Uniti. Claire, una Michelle Pfeiffer bella e in parte, e Norman, un Harrison Ford, poco convincente nel ruolo assegnatogli dal regista Robert Zemeckis, sono una coppia borghese, come se ne vedono tante al cinema: lui professore universitario affermato, lei musicista che ha abbandonato la carriera per stare vicino al marito. Coppia felice, soddisfatta, come tante appunto. Se non fosse per una presenza oscura, che Claire comincia ad avvertire nella loro bella casa. Chi o cosa sarà mai? Nientemeno che lo spirito di una giovane studentessa, con il quale Norman aveva avuto una relazione clandestina e che lui avrebbe voluto mollare per tornare nel seno della famiglia, assassinata da Norman o suicidatasi per vendetta nei confronti dell'amante pentito, la dinamica non è chiara, proprio nella loro bella dimora. Compiendo indagini personali con l'aiuto di testi di strego neria ma anche di internet, il personaggio interpretato da una ormai allucinata Michelle Pfeiffer scopre "le verità nascoste", cioè "cosa c'è sotto", traduzione letterale del titolo originale del film, o meglio cosa c'è dietro un uomo, suo marito, stimato professionista e marito amoroso e premuroso. Apparentemente. Il film ha delle trovate che in certi momenti fanno salire la tensione nello spettatore, come i disperati tentativi di Claire di sfuggire ai tentativi d'omicidio del marito, il quale è "hard to die", "duro a morire" come cattivo della storia, ma sembra nel complesso un prodotto televisivo, un "Ghost Wisperer" dilatato e un po' più drammatico. E pensare che "Rete Quattro, che lo ha messo in onda stasera, consigliava in sovrimpressione la visione a un pubbòico adulto.
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