Luigi Paini
Il Sole-24 Ore
Poche ore nella vita di Teheran. Dal mattino a sarà inoltrata, fra strade ipertrafficate, bazar affollati e stazioni di autobus. È qui che si svolge il dramma di un gruppo di giovani donne umiliate e offese, sottomesse e derise, costrette a chinare il capo di fronte a un’organizzazione sociale graniticamente fondata sul potere maschile. Il cerchio, del regista iraniano Jafar Panahi, non lascia speranze fin dal titolo. Una figura geometrica chiusa in se stessa, che per una volta non rimanda tanto alla perfezione della forma, quanto all'impossibilità di trovare una via di fuga. [...]
di Luigi Paini, articolo completo (2298 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 17 settembre 2000