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Atmosfera e trama molto inglese per questa commedia che rispetta l’unità di tempo e luogo del teatro greco. Un ispettore viene inviato in questa manor ricca e piena di oggetti e ricordi dove sono recentemente morti due uomini, a pochi mesi di distanza, apparentemente caduti per le scale ed abitata ora da sole donne: la proprietaria e la figlia, l’affascinante istitutrice, la cuoca ed una cameriera un po’ imbecille. Queste 5 donne avvolgono l’investigatore in un turbinio di bugie e falsità che sembrano tutte vere ma che lentamente si contraddicono a vicenda, che vengono smentite e sostituite con labirinti di nuove bugie. Più che su colpi di scena l’indagine si svolge tra verità cangianti che arrivano al parossismo, ma i dialoghi, la regia e l’abilità delle attrici ed attore (l'ispettore), rendono la storia sempre credibile e godibile. Direi che si pone a metà tra i gialli di Agatha Christie e “invito a cena con delitto” di Mel Brooks. Ho apprezzato molto la recitazione di Greta Scacchi.
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