Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
Parla di cose serie e importanti, il film di Laurent Cantet. Per di più, sono cose che l'immaginario cinematografico da tempo non frequenta, a parte eccezioni che ogni tanto ci vengono proprio dalla Francia, come il bel Marius e Jeannette di Robert Ghediguian (1997). Ma, appunto, di che cosa davvero parla Risorse umane? La domanda può sembrar retorica, tanto in sceneggiatura i contenuti, i temi narrativi sono detti e dichiarati. Da un lato, Cantet è il cosceneggiatore Gilles Marchand affrontano una questione che verrebbe da chiamare di psicologia individuale: quali sono i rapporti profondi tra un padre (Jean-Claude Vallod) che per tutta la vita è stato operaio, legato alla sua macchina per otto ore al giorno, e un figlio (Frane: Jalil Lespert) che ha ormai abbandonato la classe d'origine? D'altro lato, nel film si muovono e alla fine prevalgono questioni di natura ben più sociale: di "psicologia politica", per non dir di strategia politica. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (4950 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 12 marzo 2000