Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
Il piacere del testo: di questo, secondo Giuseppe Bertolucci, vive l’emozione che nel lavoro dell’artista conta sopra ogni altra. Così, dice, accade per Il dolce rumore della vita (Italia, 1999). Il film, appunto, racconta via via «l’emozione del teatro, l’emozione della maternità, l’emozione della menzogna, l’emozione della verità, ma ogni volta ci accorgiamo che tutte queste emozioni - modulate sullo schema classico del melodramma - non sono che pretesti, che tappe obbligate per arrivare a un bersaglio finale che è - come sempre - l’emozione estetica». [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (4875 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 19 settembre 1999