Alessandra Levantesi
La Stampa
Prima di dimenticare, bisogna almeno sapere chi perdonare" sosteneva in un'intervista di qualche anno fa il drammaturgo cileno Ariel Dorfman, che nel suo famosissimo "La morte e la fanciulla", messo in scena in 45 Paesi, ha rievocato gli orrori del regime di Pinochet. Basandosi su un identico presupposto, la necessità di risalire il fiume doloroso della memoria, Garage Olimpo ci riporta nel cono d'ombra della tragedia della dittatura militare argentina, quando tra il 1976 e il 1983 circa 30 mila persone furono imprigionate, seviziate e fatte sparire. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (2262 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 28 gennaio 2000