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Un film di David Cronenberg.
Con Jennifer Jason Leigh, Jude Law, Ian Holm, Willem Dafoe, Don McKellar.
continua»
Fantastico,
durata 97 min.
- USA, Canada 1999.
MYMONETRO
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valutazione media:
2,75
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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cronenberg sempre "acutissimo"di elgatolocoFeedback: |
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martedì 28 novembre 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Anche se preferivo, forse, il David Cronenberg degli anni Ottanta, quello di "Videodrome", per intenderci, più "turbionoso"e"lisergico", questo"Existenz"(1999)lo trovo acutissimo, come un pugnale o coltello(si fa per dire, è una metafora, ovviamente) che smuova cervelli amorfi, adagiati nel consueto tran-tran vitale, rimettendo in moto il pensiero, critico soprattutto: qui il tema è un gioco, che mette il corpo umano direttamente in relazione con strutture che lo modficano, con innesti anche impropri(il tema della contaminazione tra corpo umano e ciò che gli è estraneo è tipico della poetica cronenbergiana, non solo nel senso cinsueto del"Cyber", ma del"metacciamento"del corpo con altri elementi naturali e artificiali, un tema qui fortemente ripreso): Continui colpi di scena, déplacements di spazio e di tempo(categorie in crisi da molto tempo, non fosse per la"te^te de bois"dei sempliciotti...)contribuiscono a ricreare il tipico tema del grande autore -regista canadese di origini ebraiche(come Cohen, con le ovvie diversità personologiche), quello della dicotomia impossibile tra "realtà"e"immaginazione-sogno"(qui nella dimensione del"Play"che poi si frammenta in tanti"games"), per cui è impossibile distinguere e separare tra "realtà"e"sogno", come già insegnato da Shakespeare e Calderon de la Barca, ma anche da vari pensatori. Gli/le intepreti: Jennifer Jason Leigh e Jude Law, la coppia giovane dell'epoca non è molto convincente(imposta a Cronenberg dalla produzione?Potrebbe essere un'ipotesi), mentre interpreti di lunga espereienza come Willem Dafoe, qui in un ruolo decisamente ambiguo, sono decisamente prefeibili, molto più a loro agio in una problematica, quella di Cronenberg, che guarda sempre alla sottile linea che divide non tanto il bene dal male, ma la "realtà"da quanto comunemente si ritiene"falsità"e mera"illusione". El Gato
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