Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
Un mare agitato, buio, apre l'intenso Zona di guerra (The War Zone, Gran Bretagna, 1999). La regia ce lo mostra dall'alto e da lontano, attraverso una striscia di luce grigiastra e fredda che percorre per intero lo schermo. L'occhio della macchina da presa attraversa la lunga feritoia d'una casamatta militare, residuato di un'altra guerra, più esplicitamente cruenta di questa che Tim Roth, esordiente alla regia, trae da un romanzo di Alexander Stuart (in Italia lo pubblica Einaudi). Non meno violento, non meno colmo d'odio mortale e tuttavia il conflitto che oppone e insieme lega gli uni agli altri Tom (Freddie Cunliffe), la madre (Tilda Swinton), la sorella Jessie (Lara Belmont) e il padre (Ray Winstone). [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (4918 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 20 giugno 1999