corazzatakotiomkin
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giovedì 25 aprile 2013
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the poet of true love.
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Opera magistrale che ridimensiona inizialmente la figura di William Shakespeare, accostandola a quella dell'altrettanto grande Christopher Marlowe, per poi innalzarla notevolmente nel corso della storia, portandola infine a quella di eccelso poeta, vale a dire la stessa che oggigiorno l'opinione collettiva possiede riguardo al genio della letteratura inglese e mondiale.
Come per moltissimi altri film, mi sembra inopportuno puntualizzare e criticare banalmente errori ed inesattezze storiche; il lavoro va apprezzato per la portentosa capacità di coinvolgere e catturare lo spettatore, sia dal punto di vista della trama, sia da quello dei dialoghi, che da quello delle ambientazioni, che risultano variegate e convincenti.
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Opera magistrale che ridimensiona inizialmente la figura di William Shakespeare, accostandola a quella dell'altrettanto grande Christopher Marlowe, per poi innalzarla notevolmente nel corso della storia, portandola infine a quella di eccelso poeta, vale a dire la stessa che oggigiorno l'opinione collettiva possiede riguardo al genio della letteratura inglese e mondiale.
Come per moltissimi altri film, mi sembra inopportuno puntualizzare e criticare banalmente errori ed inesattezze storiche; il lavoro va apprezzato per la portentosa capacità di coinvolgere e catturare lo spettatore, sia dal punto di vista della trama, sia da quello dei dialoghi, che da quello delle ambientazioni, che risultano variegate e convincenti.
Estremamente suggestiva è anche la colonna sonora, che si adatta alla perfezione a tutte le scene del film.
Ottimo lavoro, che non raggiunge mai la banalità della stereotipata storia d'amore e che viene abilmente arricchito da scene brillanti e divertenti.
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seth89
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sabato 15 luglio 2006
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l'amore con la poesia, la poesia con l'amore.
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La tragedia shkespiraiana di "Romeo e Giuletta" non mi è mai piaciuta, come d'altronde le opere di shakespeare: troppi monologhi, trama inverosimile, noiose scene.
In particolare non sopportavo, di questa tragedia, l'infinito numero di morti, che, alla fine della storia, la rendeva inverosimile.
Eppure quando ho visto "Shakespeare in Love", sono rimasto estremamente colpito da questa storia, forse perchè raccontata nell'epoca giusta: sono riuscito a capirne l'intensità drammatica, l'innovazione teatrale, la dolcezza poetica...
Il film di John Madden combina quindi comicità, amore e un pizzico di avventura: la Paltrow è decisamente fantastica (anche se un poco troppo veloce ne vestirsi!) e merita l'Oscar e Joseph Fiennes ci regala un nuovo William Shakespeare, molto più umano e vicino a noi.
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La tragedia shkespiraiana di "Romeo e Giuletta" non mi è mai piaciuta, come d'altronde le opere di shakespeare: troppi monologhi, trama inverosimile, noiose scene.
In particolare non sopportavo, di questa tragedia, l'infinito numero di morti, che, alla fine della storia, la rendeva inverosimile.
Eppure quando ho visto "Shakespeare in Love", sono rimasto estremamente colpito da questa storia, forse perchè raccontata nell'epoca giusta: sono riuscito a capirne l'intensità drammatica, l'innovazione teatrale, la dolcezza poetica...
Il film di John Madden combina quindi comicità, amore e un pizzico di avventura: la Paltrow è decisamente fantastica (anche se un poco troppo veloce ne vestirsi!) e merita l'Oscar e Joseph Fiennes ci regala un nuovo William Shakespeare, molto più umano e vicino a noi.
La sceneggiatura è coinvolgente: mai si era raccontato il più grande scrittore britannico e il suo "masterpiece" in questa maniera.
Tutto ciò contribuisce a portare sul grande shcermo una pellicola, con colpi di scena, amore, teatro e...poesia.
Il titolo "Shakespeare in love" non è altro che una frase per riassumere il contenuto del film: "la poesia" e "l'amore", come un binomio perfetto, indissolubile, magico, che con l'andare degli anni è andato quasi perduto.
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eugenio98
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venerdì 21 agosto 2015
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una teatralità che sfocia nel vero e nel finto
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Shakespeare è uno scrittore momentaneamente in crisi: non riesce a trovare il nome della musa per la sua nuova storia. Quando la bellissima Viola entra nella sua vita, il giovane William ritroverà l’ispirazione e il senno per concludere la sua opera.
Film del 1998 diretto da John Madden, Shakespeare in love è un turbinoso affresco della Londra di fine ‘500 che fa, dei palcoscenici dei suoi due teatri, un teatro nei teatri. Infatti la recitazione degli attori è teatrale e si discosta completamente dai canoni tradizionali cinematografici, non distinguendo più tra vero e finto. La vicenda ripercorre una parte significativa della vita di Shakespeare alla Romeo e Giulietta; non mancano sequenze di corteggiamento in cui lo scrittore parla dolcemente all’amata sul balcone o scene di duelli dentro e fuori il teatro.
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Shakespeare è uno scrittore momentaneamente in crisi: non riesce a trovare il nome della musa per la sua nuova storia. Quando la bellissima Viola entra nella sua vita, il giovane William ritroverà l’ispirazione e il senno per concludere la sua opera.
Film del 1998 diretto da John Madden, Shakespeare in love è un turbinoso affresco della Londra di fine ‘500 che fa, dei palcoscenici dei suoi due teatri, un teatro nei teatri. Infatti la recitazione degli attori è teatrale e si discosta completamente dai canoni tradizionali cinematografici, non distinguendo più tra vero e finto. La vicenda ripercorre una parte significativa della vita di Shakespeare alla Romeo e Giulietta; non mancano sequenze di corteggiamento in cui lo scrittore parla dolcemente all’amata sul balcone o scene di duelli dentro e fuori il teatro. Nonostante però la pellicola segua questo ciclo narrativo, durante il racconto non mancano situazioni simili ad altre opere. Particolarmente interessante è l’inserimento dell’equivoco: Viola crede che l’amato sia morto, il pretendente ritiene di aver tolto di mezzo l’antagonista (il quale, dal rivale, si faceva chiamare Christopher Marlowe). Tutto ciò evoca la commedia plautina che, unita a un evento dell’Amleto, costituisce un elemento geniale, inconsueto e sorprendente: Shakespeare, come tornato dall’oltretomba, “ai suoi funerali”, punta il dito contro l’assassino che fugge terrorizzato “dal fantasma”; Viola teneramente lo abbraccia e bacia.
Un ampio esercizio stilistico avvolge l’intero film di Madden, come se questi avesse voluto combinare vari generi attorno al cardine teatrale, dimostrando che la letteratura non è mai morta bensì, nel tempo, è andata a perfezionarsi. Semplicemente maestose sono le performance di Joseph Fiennes e Gwyneth Paltrow i quali riescono a rendere veri i personaggi anche nel finto, ciò evidenziandosi in special modo nella finale rappresentazione scenica che completa, in toto, il già indicato mix tra realtà e finzione.
Un film complesso sulla vita e sull’amore, sul “nuovo mondo” di Viola: una riflessione giocosa sulla maniera di fare cinema.
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elgatoloco
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giovedì 24 febbraio 2022
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"romantico", a suo modo
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"Shajespeare in love"(John Madden, scrtitto da Max Norman e Tom Stippard, 1998), film made in the USA ma con noteovle partecipazione britannica(Tom Stoppard, grande drammaturgo inglese, è cosceneggiatore del film, Judi Dench, quale Elisabet I, jOSEPH fINNIES, OVVIAMENTE NELLA PARTE DI shakespeare, ovviamente protagonista. Racconta dell'esordio sostanzilae di William Shakespeare, come interprete ma anche e soprattutto come autore di teatro e della sua crisi creativa, dove ha l'aiuto del suo avveisario Christopher Mwrlowe, autore del primo vero grande"Faust"teatrlae, che gli fornisce un input per il titolo di"ROmeo and Juliet"e che verrù uciso in un duello non ben chiarito per motivi economici da un rivale.
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"Shajespeare in love"(John Madden, scrtitto da Max Norman e Tom Stippard, 1998), film made in the USA ma con noteovle partecipazione britannica(Tom Stoppard, grande drammaturgo inglese, è cosceneggiatore del film, Judi Dench, quale Elisabet I, jOSEPH fINNIES, OVVIAMENTE NELLA PARTE DI shakespeare, ovviamente protagonista. Racconta dell'esordio sostanzilae di William Shakespeare, come interprete ma anche e soprattutto come autore di teatro e della sua crisi creativa, dove ha l'aiuto del suo avveisario Christopher Mwrlowe, autore del primo vero grande"Faust"teatrlae, che gli fornisce un input per il titolo di"ROmeo and Juliet"e che verrù uciso in un duello non ben chiarito per motivi economici da un rivale. Superearà il periodo critico in virtù dell'amore per una bella aspirante attrice in un momento nel quale, come noto storicamente, le donne non potevano recitare e anzi i ruoli femminili erano assunti sempre da mschi "bardati"da donne... Dopo varie controversie che coingolgono anche il propierario, in crisi finanziaria, del teatro, la tragedia shakespeariana otterrà un rconsocimento ufficiale, da parte della stessa regina ma anche Shakespeare, dopo vari problemi, diverrà un"nome sicuro". Curioso, osservando lo "spirito del tempo", osservare il fatto che a fine Novecento, alle soglie del terzo millennio, si riscoprisse il'identificazione, tout à fait romantica, tra vita e arte(teatro, nella fattispecie, ma di conseguenza letteratura e arte tout cort), dove il playing the play(esibire il fare teatro, cioù, che è anche una forma teatrale forte di"diegesi marcata"))venisse a identifivarsi con la vita, anche grama di un attore che era anche geniale autore di teatro(traq l'altro finalmente smetnetend la tesi leggendaria quanto assurda della"non esistenza"o quantomen la negazione della sua esitenza come comprovata, dando magari identficando "uncle Will"ocn il filosofo Francis Bacon, coevo...come pure era stato fatto da personaggi non secondari del 20°secolo...). IL tutto in una chiave che oscilla tra commedia e dramma, dove l'amore gioca un ruolo chiaramente non seocndario, essendo anche prodromico alla creazione del suddetto capolavoro shakespeariano. Bene Finnies, a suo mod brava Gwynneth Paltrow, notevolissima Judi Dench, bene Ruoert Everett nei panni di Marlowe, in un film anche"rutilante"Ma non banale. El Gato
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[+] grande pelicula , no verdadera
(di eugen )
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marcobrenni
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martedì 13 ottobre 2015
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shakespeaere in love : riscoperta del romanticismo
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È certamente un ottimo film, ben recitato, ottima sceneggiatura, ma mi sembra "overrated" cioè eccessivamente valutato. Vanno anche bene gli Oscar agli attori, ma ben 7 Oscar (!) sono un esagerazione americana. Ovvio che questo film colpisce il mondo anglosassone per la sua tradizione teatrale drammatica, non solo Shakespeariana. Poi è ovvio che in questa specie di riedizione di Romeo e Giulietta, pure con la presenza della regina-mito Elisabetta I si centra il cuore della cultura inglese.
La storia è interessante, ma non certamente nuova. È la rappresentazione del classico amore impossibile (amore romantico tipico) con l'unica differenza che qui un vissuto d'amore realizzato anche sessualmente ci fu davvero.
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È certamente un ottimo film, ben recitato, ottima sceneggiatura, ma mi sembra "overrated" cioè eccessivamente valutato. Vanno anche bene gli Oscar agli attori, ma ben 7 Oscar (!) sono un esagerazione americana. Ovvio che questo film colpisce il mondo anglosassone per la sua tradizione teatrale drammatica, non solo Shakespeariana. Poi è ovvio che in questa specie di riedizione di Romeo e Giulietta, pure con la presenza della regina-mito Elisabetta I si centra il cuore della cultura inglese.
La storia è interessante, ma non certamente nuova. È la rappresentazione del classico amore impossibile (amore romantico tipico) con l'unica differenza che qui un vissuto d'amore realizzato anche sessualmente ci fu davvero. Marca una differenza con l'amore romantico ottocentesco (che si rifà pure all'amor cortese), qui finalmente realizzato almeno una volta : ma sarà poi reso impossibile dagli eventi. Finale non molto diverso da tutti i film romantici già visti : c'è qualcuno d'importante che rende impossibile la prosecuzione dell'amore, c'è il tormento eterno per gli amanti , ecc. ecc. È una specie di "déjà vu" ma fatto con stile, fantasia e creatività non comune. Ottimo film, ma non certo uno da collocare fra i grandi capolavori della cinematografia mondiale, come gli Oscar (troppi) suggerirebbero. È anche scontato che un film simile abbia avuto un enorme successo di pubblico (V. Titanic e altri)
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