La figlia di un soldato non piange mai

Grande regista e grandi attori per un film talmente futile e vuoto che si stenta a credere ai propri occhi. Storia di una famiglia felice, dalla prima all'ultima scena non succede mai assolutamente nulla. I genitori sono belli, ricchi, buoni e intelligenti. Adottano un figlio, che crescerà bene e andrà d'accordo con tutti. Fratello e sorella sono bravi ragazzi, si vogliono bene, crescono sani e in gamba. Prima stanno a Parigi e si trovano bene, poi vanno a stare in America e si trovano bene anche là. Per tutto il tempo lo spettatore continua a chiedersi: ma quand'è che succede qualcosa in questo film? Dov'è il conflitto, dov'è la tensione, il nodo, il dramma? Risposta: non c'è. Non succede nulla. E vorrei una risposta a questa domanda: ma che diavolo significa il titolo? In questo film non ci sono soldati, né figlie, né lacrime. Tutti sorridono eternamente. Beati loro. Sorride meno lo spettatore, che ha pagato il biglietto.