Dopo "Spawn" e "Mimic", arriva "Relic", terzo film horror basato su mostri o creature geneticamente modificate, e in quest'ultima categoria ci rientrano particolarmenre solo Relic e Mimic, curiosamente distribuiti tutti e tre in Italia da Cecchi Gori Distribuzione. Io nutro molta fiducia in Peter Hyams e sostanzialmente questa sua pellicola non mi ha deluso per niente. Ciò che affligge il 90% dei film è una storia raccontata male o semplicemente poco elaborata, e questo film non è esente da questa considerazione, ma, tuttavia, si possono riscontrare degli aspetti molto positivi in questo film. I personaggi hanno bisogno di ben poco approfondimento onestamente, però la figura del tenente superstizioso, il che permette di raccontare una piccola storia sul suo passato, è semplice ma buona. Il tenente è una persona capace, cosciente dei suoi limiti, non vuole strafare, ma solo fare il suo lavoro. Anche le indagini sono ben orchestrate e realistiche. I due bambini che fanno vela dalla scuola è un buon escamotage, peccato però non venga sfruttato a pieno. In ogni caso, discreti anche gli effetti visivi principalmente usati nelle esplosioni, sopratutto quella finale e per quando la creatura si muove a velocità discrete, mentre della realizzazione della creatura animatronica è stato incaricato Stan Winston e il suo studio, che ha svolto un lavoro davvero buono, rispetto a quello eseguito dal Rob Bottin Studio in Mimic, in cui sia in live action che in Cg le creature peccavano di realismo. Insomma, non avrà un gran contenuto in fatto di materia da narrare, ma la fotografia dello stesso Hyams è funzionale e anche ben curata se vogliamo e la tensione c'è, anche se cala con l'apparizione della creatura. La genesi della creatura invece rimane un po' confusa purtroppo.
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