Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
Che male c'è a chiamarsi Georg? Pesto e sanguinante, con i vestiti stracciati e sul punto di svenire, se lo domanda il complice di Line, più stupito che contrariato. Per un disguido a proposito del suo nome, è appena stato duramente malmenato. Ora che Roy l'ha fatto anche ruzzolare dal portellone posteriore del proprio furgone in corsa, è difficile negargli il diritto d'interrogarsi: chiamarsi Georg è davvero una colpa tanto grave? Se non fosse dell'esordiente autore norvegese Pal Sletaune, Posta celere (Budbringeren, Norvegia, 1997) potrebbe essere un film di Aki Kaurismaki: se ne riconoscono la commistione di tragedia e di commedia, di disperazione ben fondata e di speranza "nonostante tutto". [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (4866 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 21 settembre 1997