Lietta Tornabuoni
La Stampa
Il titolo Nel profondo paese straniero allude a Freud che definiva l'inconscio “interno paese straniero”e il regista Fabio Carpi compie un atto intrepido di sfida: mette in scena uno di quei personaggi eccezionali, fuori del comune, superiori, male accettati dalla società contemporanea persa nell'ugualitarismo verbale. Il protagonista è un famoso scrittore e poeta quasi vecchio, da anni ridotto alla cecità come Jorge Luis Borges, molto ricco, che viaggia attraverso il mondo (Milano, Roma, la Spagna, la Svizzera, l'India, Monaco, Parigi) tenendo conferenze su “i labirinti e gli specchi con cui l'uomo moltiplica i propri difetti”. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2769 caratteri spazi inclusi) su La Stampa Luglio 1997