Lietta Tornabuoni
La Stampa
Lo straordinario paesaggio e la bellissima luce invernale di Fife in Scozia (mare ghiacciato, nebbia fitta, rocce e spiagge gelate, case freddissime, strade spopolate) è il panorama che il regista debuttante Alan Rickman ha scelto per L'ospite d'inverno, coreografia di quattro coppie assai diverse: madre-figlia (Phyllida Law e Emma Thompson sono madre e figlia anche nella realtà), ragazzo-ragazza, due vecchie signore amiche, due ragazzini amici. Nella solitudine e nel rigore della stagione, ogni coppia subisce una evoluzione: la figlia riemerge dall'inerzia muta del terribile dolore per la morte del marito e si riavvicina alla madre; gli adolescenti sperimentano il sesso; le due vecchie litigiose si rendono conto di quanto l'amicizia reciproca sia loro indispensabile; i bambini s'avventurano nelle nebbie del futuro. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (1923 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 9 Gennaio 1998