Luigi Paini
Il Sole-24 Ore
Un Lacombe Lucien in tempo di pace: si potrebbe definire così Freddy, il giovane protagonista di L’età inquieta, opera prima del regista quarantenne francese Bruno Dumont. Come nel film di Louis Malle, assistiamo alla tragedia di un ometto qualunque, di un adolescente oppresso dal vuoto di una vita semplicemente priva di senso. La soluzione violenta diventa dunque uno sbocco naturale, un destino da cui non si può salvare.
Nord della Francia, non lontano dai confini con il Belgio. Disoccupato, colpito da frequenti attacchi di epilessia, il nostro antieroe vive alla giornata: le scorribande in motorino con gli amici, il sesso con la sua ragazza Marie, un fringuello in gabbia al quale insegnare a cantare. [...]
di Luigi Paini, articolo completo (3827 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore Domenica 12 Luglio 1998