gwynplaine
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venerdì 8 luglio 2011
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shine!
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Nella figura inquieta di david si assorbe la necessità assoluta di appaggare l'inspiegabile ossessione di soddisfare le necessità altrui pure a discapito della propria vita interiore,La debolezza di lui gli permette unicamente di sfuggire a questo solo attraverso la violenza della follia che lo aterrisce e lo condanna.Terribilmente.
Attori di immane bravura,La figura di david sia giovane che vecchio e la figura del padre sono di grande intensità e dimostrano magnificamente il dissidio e il tormetno interiore che colpisce le persone.
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luigi chierico
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giovedì 12 gennaio 2017
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strepitoso
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Se il famoso pianista David Helfgott non fosse nato in Australia nel 1947, ancora vivente, l’australiano Geoffrey Rush non ci avrebbe offerto un film così strepitoso soprattutto per la sua straordinaria interpretazione. Un Oscar assolutamente più che meritato, scene bellissime da applauso anche da parte degli spettatori quando parla, si muove, suona al pianoforte ogni melodia. Il concerto n.3 di Rachmaninov, celeberrimo per chi ha suonato e suona sulla tastiera bianca e nera di un pianoforte, ha portato alla gloria il giovane ebreo David Helgott. Il noto pianista affidando la nota storia della sua vita all’attore Geoffrey Rush l’ha resa famosa ed oggi chiunque confonde David con Geoffrey e Geoffrey con David.
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Se il famoso pianista David Helfgott non fosse nato in Australia nel 1947, ancora vivente, l’australiano Geoffrey Rush non ci avrebbe offerto un film così strepitoso soprattutto per la sua straordinaria interpretazione. Un Oscar assolutamente più che meritato, scene bellissime da applauso anche da parte degli spettatori quando parla, si muove, suona al pianoforte ogni melodia. Il concerto n.3 di Rachmaninov, celeberrimo per chi ha suonato e suona sulla tastiera bianca e nera di un pianoforte, ha portato alla gloria il giovane ebreo David Helgott. Il noto pianista affidando la nota storia della sua vita all’attore Geoffrey Rush l’ha resa famosa ed oggi chiunque confonde David con Geoffrey e Geoffrey con David. Un film grandioso per la sua vicenda, per l’armonia della musica, per i forti sentimenti che lo governano, una fotografia straordinaria, un amore fuori dal comune, un abbandono. La gloria del pianista per opera dell’ottimo regista australiano Scott Hicks è diventata la gloria ed il successo di un attore. Andare al cinema per ascoltare brani musicali di Chopin, Rachmaninov, Paganini, Shumann,Vivaldi, Beethoven, Liszt ecc. costituisce di per sé un momento magico, se poi la storia è toccante e l’interprete principale, accompagnato da tanti bravi protagonisti, è eccellente, allora non si può che uscirne entusiasti. Il rapporto difficile tra un padre padrone,prepotente ma estremamente attaccato alla famiglia, egoista sino a sacrificare i propri figli, sta alla base di un conflitto generazionale che riproduce in senso opposto un abuso subito.Le conseguenze possono essere gravi, gravissime ed un genio della musica che lascia scorrere con tanta abilità e velocità le sue dita su una tastiera, ovvero a sfiorarla, può perdere anche la sua dignità di uomo e rimanere solo, dimenticato, nudo a cospetto del mondo, in casa, per strada in acqua. Ma per David c’è il momento del folle riscatto tra gente incredula, seduta ai tavoli di un modesto locale a consumare qualcosa insieme al tempo. Deriso, irriconoscibile si siede al piano e le sue dita si muovono sempre più sui tasti che non emettono un suono ma un urlo di compiacimento, di ribellione e la musica imponente si confonde nella testa di David che suona, suona per un trionfo dinanzi agli increduli improvvisati ascoltatori. Qualche spettatore in sala si è trasferito in quel locale, è tra quella gente ad applaudire in silenzio. Questa è la magia di un film che ricorda Novecento nel film ”La leggenda del pianista sull’oceano”.Chi nella vita è stato privato di ciò che gli era più caro non vuole che si ripeta, sino a non saper più discerne quel che è giusto da quello che non è giusto, l’amore dall’odio, l’eccessivo amore legato solo ad un riscatto del passato che ha conosciuto uno scarso amore porta all’esasperazione, tramutandosi in possesso assoluto. Chi ama per non essere stato amato non può concepire di non essere capito.” Ti ho dato tutto ciò che non ho avuto, che mi è stato negato e tu lo rifiuti!Non sai apprezzare la fortuna che hai avuto nell’avere un padre che ti ha insegnato tutto ciò che lui ha dovuto imparare da solo.” Allo spettatore attonito la risposta non facile:”E’ giusto ?” Gli episodi a cui si assiste e le conseguenze che ne derivano non lasciano spazio all'immaginazione e al dubbio, tuttavia certamente i padri padroni continueranno ad esserlo. Per la cronaca alla consegna dell’Oscar all’attore Geoffrey Rush era presente anche il pianista David Helfgott che suonò al piano per tutti.
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mara
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lunedì 9 novembre 2020
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da vedere
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A beautiful mind, will hunting, lo schema della trama è quello, il riscatto, alla fine, di una mente geniale ai colpi bassi che la vita ha inferto alla psiche in questo caso in infanzia e giovane etá da un padre-padrone... Storie vere, che vale sempre la pena guardare per emozionarsi e credere nella giustizia divina... Come sempre gli attori, sceneggiatura, regia fanno la parte del leone e il film merita i premi ricevuti e... Due orette della nostra vita. Guardatelo 👍
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