Luigi Paini
Il Sole-24 Ore
Venite a Teheran, se volete incontrare la nuova giovinezza del cinema. Un cinema come quello del miglior neorealismo italiano, che nasceva dall'urgenza di raccontare le cose, saltando a piè pari indescrivibili difficoltà produttive. Poca pellicola? Non importa, si può usare quella di scarto, recuperata in qualche magazzino. Pochi soldi? Non fa nulla, si prendono attori dalla strada, si fanno recitare i parenti, si cerca di buttare via il meno possibile del "girato". E così anche qualche sequenza "imperfetta" può essere messa a frutto, contribuendo anzi a dare un valore aggiunto di autenticità all'operazione. [...]
di Luigi Paini, articolo completo (1906 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore