La trama di questo gioiellino del nuovo cinema d'oltralpe è presto detta:Cloe,una giovane truccatrice di moda parigina 'alternativa e no global',al ritorno da una vacanza al mare,scopre che il suo gatto è stato smarrito dall'anziana signora presso la quale l'aveva lasciato a pensione.A questo punto,incominciano le ricerche per il quartiere nel quale la giovane abita e dove si presume che il gatto ancora si aggiri...Lo spunto del soggetto non è altro che un furbo pretesto escogitato per mostrarci con leggerezza e ironia un quartiere e la sua gente,le sue abitudini,i suoi usi ed anche le sue stranezze(la signora,per esempio,che tiene in casa le ceneri del marito con le quali addirittura parla!).Il regista,grazie al suo stile asciutto,essenziale ma molto efficace,è abile nel tratteggiare questo campionario di varia umanità con sensibilità,originalità e con un tocco minimalista molto personale.Il film si configura essenzialmente come un percorso,un viaggio che lo spettatore compie attraverso gli occhi della protagonista:Cloe infatti,farà delle esperienze,sia belle che brutte, incontrerà nuove persone;quindi,imparerà a capire meglio se stessa e gli altri e alla fine, troverà anche l'amore e lo troverà proprio in un vicino di casa col quale non ha mai scambiato parola e che,per ironia della sorte,sta per traslocare!
Scena-cult:senza alcun dubbio la scena finale.La protagonista ha (forse) appena trovato l'amore,sorride e incomincia a correre sul marciapiede e la telecamera la segue in questa corsa liberatoria sulle note della raffinatissima canzone dei Portishead 'Glory box'.Cinema diverso,cinema originale,cinema prezioso,cinema da conservare,cinema da rivedere...in due parole:bel cinema.Voto:sette+.
Curiosità:la canzone dei Portishead 'Glory box' è contenuta nella colonna sonora di altri due film:'Stealing beauty'(Io ballo da sola) di Bernardo Bertolucci e 'In the cut' di Jane campion.
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