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Il miglior film dal vivo su Pinocchio di sempre. Non esattamente conforme al romanzo, la pellicola sviluppa un sua strada da seguire. Se Steve Barron nella sua carriera avesse dovuto girare un unico film, quel film sarebbe dovuto essere "Le straordinarie avventure di Pinocchio", infatti l'opera propone una visione più fresca della storia, più accondiscendente con gli ingenui e più punitiva verso i personaggi cattivi (vedasi l'idea dell'acqua che trasforma le persone in animali diversi a seconda della loro personalità), mostrando anche un Pinocchio più emotivo, più consapevole e sopratutto meno pestifero. Mancano alcuni personaggi, sostituiti più o meno velatamente con altri, infatti molto ovvio è il parallelismo tra Mangiafuoco e Lorenzini, mentre più sottile è quello tra Leona e la fata turchina. Un commento a parte vorrebbero gli effetti speciali e i trucchi, presenti nel film in una integrazione quanto mai perfetta, animazione digitali (il grillo parlante), stop-motion (Pinocchio nei piani lunghi), animatronics (Pinocchio nei piani ravvicinati, uccelli e i particolari degli asini), matte painting (i fondali nelle vedute panoramiche) e marionette (Pinocchio nelle inquadrature senza viso, le marionette durante lo spettacolo di Lorenzini). Mai visto un ricorso più completo agli effetti speciali, dalle tecniche più antiche a quelle più avanzate. Barron ci ha messo il cuoro in questo film, e si vede, avvalorato dalla elegante fotografia di Juan Ruiz Anchìa, dalle adeguate e ben orchestrate musiche di Rachel Portman e infine da un certo virtuosismo tecnico, che permea un po' tutto la pellicola. Ennesima nota positiva degli effetti speciali: l'impressionante e realistico morphing dei bambini in asini.
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