paolo ciarpaglini
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domenica 24 febbraio 2008
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un film che non si dimentica.
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Ben (Nicholas Chage), è un'uomo che ormai ha perso tutto. Alcolizzato, perde anche il posto di lavoro. Tutto ciò, aggiunto ad una personalità umana, di estrema sensibilità, innesca il 'punto di non ritorno'. Decide di tagliare col passato e di gettare tutto il vissuto alle spalle, in 'sei' sacchi d'immondizia. Parte per Las Vegas, con l'intenzione di compiere un destino prescelto, forse inevitabile. Ma proprio là, dove la vita scorre a fiume, fra finti, effimeri sfarzi che sanno di veleno, incontrerà Sara (Elisabet Shue), una prostituta. Due vite in bilico, sulla lama di un rasoio. L'incontro è fortuito, ma l'amore che nasce non lo è, poichè frutto di uno dei bisogni umani più profondi. Il non sentirsi soli, abbandonati ed assieme risorgere.
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Ben (Nicholas Chage), è un'uomo che ormai ha perso tutto. Alcolizzato, perde anche il posto di lavoro. Tutto ciò, aggiunto ad una personalità umana, di estrema sensibilità, innesca il 'punto di non ritorno'. Decide di tagliare col passato e di gettare tutto il vissuto alle spalle, in 'sei' sacchi d'immondizia. Parte per Las Vegas, con l'intenzione di compiere un destino prescelto, forse inevitabile. Ma proprio là, dove la vita scorre a fiume, fra finti, effimeri sfarzi che sanno di veleno, incontrerà Sara (Elisabet Shue), una prostituta. Due vite in bilico, sulla lama di un rasoio. L'incontro è fortuito, ma l'amore che nasce non lo è, poichè frutto di uno dei bisogni umani più profondi. Il non sentirsi soli, abbandonati ed assieme risorgere. E questi due magnifici attori, riescono a renderne i contorni, ogni sfumatura in modo raro, terribilmente vero, tangibile. Tutto ciò, va ben oltre la mera vita, il quotidiano, il futuro. Perchè il futuro non esiste, per Ben e Sara. Come la vita di una farfalla nasce, consapevole di avere breve vita. Il sentimento, ristretto in questo ambito, trova l'espressione più magnifica, edificante. Ma anche terribile, nel suo volto terreno. Lentamente sulle note jazz, straordinarie, che sembrano dilatare, in qualche modo impreziosire quella che è una tragedia annunciata, assistiamo alla fine di qualcosa che avrebbe meritato di più. Cage, definisce Sara un'angelo, ma Ben lo è per lei, in quanto innamorarsi per una prostituta, spesso è qualcosa di dimenticato. Sotterrato per sempre. L'atto finale, in una squallida stanza d'albergo, buia, dove ne luce, ne Dio riescono più ad entrare, ma solo Sara. Un'ultimo dono, materno, profondo, una carità scomparsa ormai da questo mondo. Ma immortalata in una finzione che vorremmo fosse realtà. Capolavoro assoluto della cinematografia.
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[+] una straziante bellezza
(di mr_mojo.risin86)
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chriss
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venerdì 30 luglio 2010
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amore e morte a las vegas la città dei sogni...
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Ben Sanderson, un precoce alcolizzato, ha perso tutto: famiglia, lavoro e fiducia in sé stesso. Racimola così gli ultimi danari ( liquida pure le carte di credito ) e parte per Las Vegas, la città dei sogni in mezzo al deserto...Ma Las Vegas è anche la città del divertimento, dei casinò e dei soldi facili. E delle prostitute di classe ovviamente. Prima di partire brucia vestiti e libri, persino il passaporto. Undici sacchi di immondizia sono il suo unico lascito. Evidentemente è un uomo consunto, che non ha più nulla da dare. E' pronto, in qualsiasi momento, a farla finita. E' un "dead man" che va allegramente incontro alla bocca della morte.
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Ben Sanderson, un precoce alcolizzato, ha perso tutto: famiglia, lavoro e fiducia in sé stesso. Racimola così gli ultimi danari ( liquida pure le carte di credito ) e parte per Las Vegas, la città dei sogni in mezzo al deserto...Ma Las Vegas è anche la città del divertimento, dei casinò e dei soldi facili. E delle prostitute di classe ovviamente. Prima di partire brucia vestiti e libri, persino il passaporto. Undici sacchi di immondizia sono il suo unico lascito. Evidentemente è un uomo consunto, che non ha più nulla da dare. E' pronto, in qualsiasi momento, a farla finita. E' un "dead man" che va allegramente incontro alla bocca della morte. Come fosse inghiottito da una città caotica. Ben questo lo sa. L' alcool è il suo ultimo sfogo di vita. Infatti, si pronuncerà già rassegnato al suo angelo Sara: " Ci sono venuto per sbronzarmi finché crepo! ". Ad addolcire il suo viaggio verso la dipartita ci penserà una prostituta, Sara, la cui protezione è affidata a Yuri ( un bravo Julian Sands ), un manigoldo dell' Europa dell' Est venuto in America a cercar fortuna. Per Sara, invece, la vita ha una speranza: " Una vita decente è tutto quello che volevo. " I due si incontrano casualmente per la strada; poi ancora, finché Ben non fa il primo passo verso di lei. Destino? Forse. Tra i due nasce qualcosa, che non è soltanto attrazione fisica. Almeno inizialmente non lo è. La solitudine dei due disperati e teneri protagonisti, che li ha lasciati come falene nel buio, è forse la risposta alla loro attrazione? Forse è l' ultimo tentativo di Ben di aggrapparsi a qualcosa o a qualcuno? O forse è solo la disperazione di Sara, ancora così tanto attaccata col cuore e col "corpo" alla vita? Ben, per volere di Sara, va a stare da lei pagando onestamente l' affitto. Sara ha accettato la condizione di alcolizzato di Ben, pur sapendo che presto, molto presto, sarà tutto finito. Ben, a sua volta, ha accettato la condizione di Sara. L' intesa diviene più forte tra i due, ma Ben rovina tutto. Prima la insulta in un orecchio, ( assurdo dopo averle regalato due splendidi orecchini ), poi si porta a letto una prostituta a casa di lei. E' la fine o così sembra. Nonostante il viaggio nel deserto, i regali, i baci, le carezze ed i vani tentativi di Sara di dissuaderlo dal bere, Ben è di nuovo lì, solo per le strade di Las Vegas o in qualche motel. Solo come un uomo che attende la morte. Solo come un cane disperato nella città dei sogni: una magnifica Las Vegas...Il film termina con la morte annunciata di Ben tra le grazie di una deliziosa Elizabeth Shue...Che dire di più? Un film stupendo...Via da Las Vegas, di Mike Figgis, ( creatore pure della colonna sonora ), è qualcosa di nuovo e straordinario nell' America che conta, quella dei grandi film d' autore. Questo ci entra per meriti acquisiti nella storia del cinema americano. E ci entra pure passando per l' entrata principale! Un film davvero suggestivo, che suscita emozioni forti e profonde nello spettatore. Il tutto in una magnifica Las Vegas, la città dei sogniOltretutto arricchito da due attori di talento. Non a caso, N.Cage, vinse l' Oscar come miglior attore protagonista. Vedere per credere. Se dovessi definire questo film direi che è come quel romantico tramonto creato da Figgis sulle note di una musica lenta, malinconica, struggente. Ma, in un film così, dove due anime dannate ( ubriaco più prostituta ) si incontrano e si scambiano affetto, non può esserci lieto fine. Almeno non per il nostro amato Ben. La morte ci era già stata precedentemente annunciata nella città dei sogni: una magnifica Las Vegas...Palmieri Christian...
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