mickey
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sabato 19 agosto 2006
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incredibile
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ma chi è che lavora su questo sito? topolino? ma come vi permettete, stupidi ignoranti schifosi? non è la prima recensione idiota che trovo su sto sito (vedi trainspotting, ghost dog ecc..), siete un branco di cretini ripugnanti. Vermi.
ah comunque Four Rooms è un film bellissimo, non ascoltate sti poveracci e guardatelo.
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lucas denny
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martedì 3 agosto 2010
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fatti strani al mon signor hotel
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Un film, quattro episodi e quattro registi: (Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodriguez, Quentin Tarantino).
Il tutto è tenuto insieme da un fattorino-cameriere-tuttofare (Tim Roth) che, lasciato solo dal proprietario, è costretto suo malgrado a vagare per le stanze di un albergo nella notte di fine anno per accogliere ogni tipo di richieste di ospiti terribili.
Molti attori per piccoli ruoli o apparizioni,( Valeria Golino, Madonna, Antonio Banderas, Bruce Willis, lo stesso Quentin Tarantino,...) per una commedia simpatica e bizzarra.
L'episodio più simpatico è il terzo : "I monelli", (regia R. Rodriguez) con Antonio Banderas che affida i suoi due figli alle cure di Ted, il fattorino.
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Un film, quattro episodi e quattro registi: (Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodriguez, Quentin Tarantino).
Il tutto è tenuto insieme da un fattorino-cameriere-tuttofare (Tim Roth) che, lasciato solo dal proprietario, è costretto suo malgrado a vagare per le stanze di un albergo nella notte di fine anno per accogliere ogni tipo di richieste di ospiti terribili.
Molti attori per piccoli ruoli o apparizioni,( Valeria Golino, Madonna, Antonio Banderas, Bruce Willis, lo stesso Quentin Tarantino,...) per una commedia simpatica e bizzarra.
L'episodio più simpatico è il terzo : "I monelli", (regia R. Rodriguez) con Antonio Banderas che affida i suoi due figli alle cure di Ted, il fattorino.
Meno brillante è invece il primo : "L'ingrediente mancante", (regia A. Anders) dove delle streghe guidate da Madonna tentano di riportare in vita la loro dea e l'ultimo: "L'uomo di Hollywood" diretto e interpretato da Tarantino dove sarà l'esito di una scommessa a decidere se tagliare o meno il dito del perdente.
Nel secondo episodio : "L'uomo sbagliato", (regia A.Rockwell) il cameriere dell'albergo si batterà per errore in una coppia nel pieno di un gioco sessuale sadomaso.
Quattro storie che ben intrecciate confezionano un film piacevole e scherzoso.
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ultimoboyscout
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mercoledì 30 maggio 2012
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capodanno al mon signor hotel.
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Quattro registi per quattro episodi, quattro camere di un solo albergo in un tutto in una notte col filo conduttore di Tim Roth, ovvero Ted, fattorino-tuttofare, unico in servizio al Mon Signor Hotel. Tarantino dirige ed è anche produttore esecutivo, la sua comicità grottesca e noir aleggia per tutto il film che non sarà di certo indimenticabile ma godibilissimo e divertente. Primi tre episodi innocui, il quarto è senz'altro il migliore, in cui spiccano direzione ed interpretazione del regista italo-americano, il film si fregia della presenza di numerose star di Hollywood, magari in ruoli marginali, un vero spreco (o lusso a seconda dei punti di vista) come per Bruce Willis che sembra più un'ostentazione da parte di Tarantino.
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Quattro registi per quattro episodi, quattro camere di un solo albergo in un tutto in una notte col filo conduttore di Tim Roth, ovvero Ted, fattorino-tuttofare, unico in servizio al Mon Signor Hotel. Tarantino dirige ed è anche produttore esecutivo, la sua comicità grottesca e noir aleggia per tutto il film che non sarà di certo indimenticabile ma godibilissimo e divertente. Primi tre episodi innocui, il quarto è senz'altro il migliore, in cui spiccano direzione ed interpretazione del regista italo-americano, il film si fregia della presenza di numerose star di Hollywood, magari in ruoli marginali, un vero spreco (o lusso a seconda dei punti di vista) come per Bruce Willis che sembra più un'ostentazione da parte di Tarantino. Regnano incontrastati nonsense, anarchia e il disordine più totale, manca un senso e un filo logico a dimostrazione che l'intento era divertire e divertirsi, dare sfogo a genialità e fantasia senza dover sottostare alle regole del cinema, soddisfare curiosità e solleticare palati senza dover obbligatoriamente soddisfare esigenze cinefile. La pellicola alterna alti e bassi, le differenze tra i quattro stili sono chiare (come lo è il talento) e in particolare sono piuttosto sofferenti sia a livello registico che di trama i primi due episodi, col terzo che sale di tono per introdurre all'ultimo, appositamente lasciato per l'apoteosi e per non lasciare troppo amaro in bocca. Somiglia più a un esperimento, un vero e proprio laboratorio registico, un training camp in cui si eleva un Tarantino non del tutto esploso per un risultato comunque intrigante e sfizioso. La pellicola rispecchia il personaggio, che è poi il suo protagonista assoluto: Ted è nevrotico, bizzarro, scombinato e stralunato così come lo è "Four rooms", il finale è tarantolato come il suo regista, insolito e inaspettato, brillante e non ansimante come il resto. Merita di essere visto perchè sopra le righe, a cervello staccato è esilarante anche se volgare, un cocktail non perfettamente riuscito di comicità becera e triviale, demenziale e catastrofica sulle musiche indovinatissime dei Combustibel Edison. Ottima l'introduzione animata per un progetto che con qualche idea in più avrebbe fatto il botto.
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inesperto
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domenica 8 dicembre 2019
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tarantino and friends
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Commedia molto particolare che annovera estimatori e detrattori; in tutta onestà, entrambe le parti hanno le loro solide ragioni. Che sia un film contenutisticamente puerile è chiaro, ma è anche evidente la maestria con cui è girato; al fatto che spesso le battute siano banali non si può certo ribattere con gran profondità di argomentazioni, però la cifra stilistico-narrativa è cristallina e viene esposta di fronte agli occhi di chiunque. Non si può dire che il grande cast di attori sia stato messo duramente alla prova, infatti l'unico che abbia potuto esprimere in maniera approfondita un certo tipo di recitazione è stato il protagonista Tim Roth, un grandissimo a livello generale, per quanto, nello specifico ruolo che riveste in questa pellicola, possa in effetti essere giudicato come eccessivamente eccentrico.
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Commedia molto particolare che annovera estimatori e detrattori; in tutta onestà, entrambe le parti hanno le loro solide ragioni. Che sia un film contenutisticamente puerile è chiaro, ma è anche evidente la maestria con cui è girato; al fatto che spesso le battute siano banali non si può certo ribattere con gran profondità di argomentazioni, però la cifra stilistico-narrativa è cristallina e viene esposta di fronte agli occhi di chiunque. Non si può dire che il grande cast di attori sia stato messo duramente alla prova, infatti l'unico che abbia potuto esprimere in maniera approfondita un certo tipo di recitazione è stato il protagonista Tim Roth, un grandissimo a livello generale, per quanto, nello specifico ruolo che riveste in questa pellicola, possa in effetti essere giudicato come eccessivamente eccentrico. Spicca poi, per spudorata bellezza, Jennifer Beals. In conclusione, si consiglia la visione per una propria cultura cinematografica personale.
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noia1
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sabato 31 maggio 2014
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arcobaleno di colpi di scena
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Ad un giovane fattorino viene data la responsabilità di un intero albergo, inizierà per lui una notte estenuante.
Eclettico film a episodi incentrato nell’impatto, ciascuna delle esperienze del povero Tim Roth infatti sono oltre il limite della follia. Bello perché non ci sono limiti, succede di tutto e vengono mostrate cose che di rado un regista si permette, qui addirittura se ne mettono quattro insieme per qualcosa di trasgressivo e sorprendente. Tutti e quattro gli episodi sono fantastici ma su tutti sono evidenti il marchio di Robert Rodriguez e quello di Quentin Tarantino, il primo esagerato dall’inizio alla fine e l’altro che costringe ad un’infinita attesa con i suoi dialoghi brillanti per poi sorprendere con lo spettacolare colpo di scena finale.
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Ad un giovane fattorino viene data la responsabilità di un intero albergo, inizierà per lui una notte estenuante.
Eclettico film a episodi incentrato nell’impatto, ciascuna delle esperienze del povero Tim Roth infatti sono oltre il limite della follia. Bello perché non ci sono limiti, succede di tutto e vengono mostrate cose che di rado un regista si permette, qui addirittura se ne mettono quattro insieme per qualcosa di trasgressivo e sorprendente. Tutti e quattro gli episodi sono fantastici ma su tutti sono evidenti il marchio di Robert Rodriguez e quello di Quentin Tarantino, il primo esagerato dall’inizio alla fine e l’altro che costringe ad un’infinita attesa con i suoi dialoghi brillanti per poi sorprendere con lo spettacolare colpo di scena finale. Eccezionale la gamma di attori che si susseguono, Tim Roth che punta ad una fumettistica parodia della categoria alla quale il suo personaggio si riferisce; Banderas serio fino alla comicità; Willis con il suo stile sempre presente e Madonna … beh non è un’attrice ma resta una gran figa.
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