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Questo"Fair Game"di Andrew Snipes dal romanzo di Paula Gosling, dove il romanzo e'del 1974, anno di pura"cool war", ancora, si potrebbe leggere anche cosi', volendo, anche se certo rimangono validi i commenti e le recensioni che lo leggono come puro"hard action movie", film anche d'avvenutra e amore, "passatempo": la sceneggiatura di Charlie Fletcher, per un film comunque dalle tinte comiche accentuate, vuol mettere in rilievo come l'ex-KGB , ormai decisamente "virato"altrimenti dopo la caduta dell'URSS, si sia diretto alla speculazione finanziaria, fatta non per "la causa"(quale sarebbe, romai, tra l'altro?)ma a mero fine di profitto.arricchimento perosnale di un ex.agente, appunto. E allora, leggendolo cosi', la coloritura comica verrebbe uletrioemente accentuata, dove comunque e'l'intrattenimento puro a dominare, in ogni caso, senza alcuna preoccupazione d'altro tipo... Decisamente cosi', se si pensa che Baldwin e la Craxeford, ma anche gli/le altri/e inteprreti(Salma Hayek, Miguel Sandoval tra gli altri)sono particolarmente disposti alla comicita'. Eugen
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