Splendida pellicola a firma Álex de la Iglesia, sicuramente un vero e proprio gioiello del genere e non solo.
Si tratta, senza troppi indugi, della miglior opera del cineasta basco, nella quale ha espresso, con maggior vigore, il suo grande talento.
Costruzione magnifica dei personaggi e regia accuratissima vanno ad impreziosire un soggetto piacevolmente fantasioso e per niente comune.
La personificazione del male nell'inutile violenza reazionaria (concretizzata nel gruppo "Limpia Madrid") viene combattuta da uomini con caratterizzazione ambivalente, ma che, in ultima analisi, guardano al bene comune come obiettivo irrinunciabile, arrivando a sacrificarsi in prima persona.
Non mancano di certo un'ironia arguta e spietata, scene d'azione ben congegnate e parti umanamente drammatiche. Sorrisi, fiato sospeso e riflessione si uniscono in un perfetto tutt'uno.
Dulcis in fundo le interpretazioni: sublime Álex Angulo, ottima spalla Santiago Segura, virulenta Terele Pávez, benissimo anche il resto del cast.
Sottovalutato in Italia ma da recuperare assolutamente.
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