Anno | 1994 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Giuseppe Tornatore |
Attori | Gérard Depardieu, Roman Polanski, Nicola Di Pinto, Sergio Rubini, Paolo Lombardi Tano Cimarosa, Maria Rosa Spagnolo, Alberto Sironi, Giovanni Morricone, Mahdi Kraiem, Massimo Vanni, Sebastiano Filocamo, Timothy Martin. |
Uscita | lunedì 8 agosto 1994 |
Tag | Da vedere 1994 |
Distribuzione | Penta Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,39 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 28 novembre 2018
Abbandonato il taglio "turistico-italiano", questa volta Tornatore racconta una storia che parte sottotono e diventa complessa, fin troppo. In Italia al Box Office Una pura formalità ha incassato 13,9 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Abbandonato il taglio "turistico-italiano", questa volta Tornatore racconta una storia che parte sottotono e diventa complessa, fin troppo. Tra incubo e giudizio divino, tra purgatorio e fantasmi del passato. Della trama è meglio non svelare tutto. Basti sapere che un uomo, durante un tremendo temporale, viene condotto davanti a un commissario. È sospettato di omicidio e, nonostante neghi tutto, esistono molti indizi su di lui. Eccellente la recitazione di Polanski, misurato e pieno di sfumature. Bravo Depardieu, che riesce ad adattarsi a qualsiasi ruolo. Rubini ricorda molto il personaggio del suo primo film come regista, La stazione.
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"Due rette parallele non si incontrano mai. Tuttavia, è possibile immaginare l'esistenza di un punto così lontano nello spazio, ma così lontano nell'infinito, da poter credere e ammettere che le due rette vi si incontrino. Ecco! Chiameremo quel punto, punto improprio. " da UNA PURA FORMALITà scritto e diretto da Giuseppe Tornatore musiche di Ennio Morricone uno sparo nella notte. [...] Vai alla recensione »
Una pioggia continua,tuoni, fulmini, un posto imprecisato,sospese nello spazio e nel tempo, accompagnano “un buco” dell’ anima che rifiuta “nel se profondo “ una verità scomoda ed inaccettabile. Ci troviamo in una sorta di limbo dove la consapevolezza deve fare il suo corso per accettare “un atto di negazione” Un orologio sgangherato [...] Vai alla recensione »
Strepitoso Gèrard Depardieu nei panni di Onoff, scrittore di fama in crisi, che rimanere vittima di una situazione a dir poco kafkiana, passa la notte in uno strano commissariato di polizia campagnolo, messo sotto torchio dal tenace commisario (Roman Polanski), traghettatore formidabile della trama, dipanata con maestria attorno ad un ipnotico interrogatorio.
Pur essendo molto diverso da tutti i film realizzati da Tornatore, è forse il più bello, senza nulla togliere al merito ad altri film come "Nuovo cinema Paradiso" o "La sconosciuta"... Sembra di leggere un romanzo di Kafka, a cui attinge la capacità di creare atmosfere cupe, grottesche, surreali, o meglio, in questo caso, tra realtà e sogno.
“Una pura formalità” è un film del 1994 diretto dal regista italiano Giuseppe Tornatore ed interpretato da Roman Polanski, Gerard Depardieu e Sergio Rubini. Il film si apre con una pistola che puntando verso la cinepresa spara e con una lunga e frenetica soggettiva in un bosco che viene rapidamente investito da una pioggia torrenziale.
“Una pura formalità” è un film del 1994 diretto dal regista italiano Giuseppe Tornatore ed interpretato da Roman Polanski, Gerard Depardieu e Sergio Rubini. Il film si apre con una pistola che puntando verso la cinepresa spara e con una lunga e frenetica soggettiva in un bosco che viene rapidamente investito da una pioggia torrenziale.Alla soggettiva succede l’inquadratura di un uomo corpulento che [...] Vai alla recensione »
Non conoscendo benissimo la filmografia di Giuseppe Tornatore, non oso dire che"Una pura formalità"(GIuseppe Tornatore, anche autore del soggetto e della sceneggiatura, scritta con Pascal Guignard, 1994), sia il suo "capolavoro"-credo tuttavia di poter affermare, senza tema di smentita, essere il suo film più interessante.
Senza alcun preambolo, Tornatore ci catapulta nel mezzo dell'azione, "in medias res", consentondoci di vedere ciò che il protagonista vede nell'oscuro e tenebroso bosco dal quale il protagonista con affanno e palpitazione fugge senza conoscerne il perché. E' questo il "leitmotiv" dell'intero film, che stuzzica e intriga l'osservatore, durante l'intera pellicola: l'affannosa ricerca della verità, dettata [...] Vai alla recensione »
Non basta credersi geniali per creare opere d'arte di genio. Tornatore intende rendere omaggio al Polanski surreale dei primi lungometraggi in bianco e nero, chiamandolo come attore a farsi carico in prima persona del risultato e partorendo un prodotto indigeribile, tutto giocato in maniera ostentata sui toni raffinati del grigio, per la cui realizzazione si accolla anche invenzione e sceneggiatura. [...] Vai alla recensione »
Davvero bravo Tornatore, un'ottima trama, l'interpretazione di Depardieu è fenomenale, bravo anche Roman Polansky, ciò che mi ha sorpreso di più (positivamente) è il finale, davvero molto originale, ti fa cambiare completamente il modo di intendere il significato del film, cambia proprio il punto di vista... un film assolutamente da vedere, anche se non è [...] Vai alla recensione »
Fatico a esprimere un giudizio su questo film: originale, ambizioso e autoriale per certi versi, discretamente pretenzioso e letterario per altri. Tuttavia, di certo, 'una pura formalità' è stato l'inconfessato(?) ispiratore di cult degli anni successivi come "Il Sesto Senso" e "The Others": alla faccia di quei gonzi che rinfacciano scarsa originalità al cinema gotico italiano.
Il film comincia con una fuga. Il protagonista viene trovato dalla polizia e, con la scusa di una formalità, viene interrogato. Quello che ho trovato incredibile di questa pellicola, oltre alla recitazione, davvero senza pari, è il senso di angoscia e di stordimento che permea tutto il film. Tra l'altro, lo stesso senso di angoscia che lo stesso proagonista vive, in quelle ore.
Idea interessante basata sulla recitazione dei 2 protagonisti, sull'introspezione psicologica dei personaggi e sull'ambientazione di scena. Storia costantemente a cavallo tra il reale ed il surreale; Bravo Tornatore che spesso ha saputo reinventarsi nei suoi film. Penso comunque in una collaborazione di regia dello stesso Polansky.
5 stelle meritatissime. Una pura formalità è un film girato quasi interamente in due stanze... Ma con un gioco di allegorie superbo. Ben fatto, ben girato... Secondo me è lo zampino di Polanski a dare alla trama il tocco geniale, creando i particolari che danno allo spettatore le tracce per la conprensione.... Queto film non si trova nel film, ma piccolissimi elementi, segnali [...] Vai alla recensione »
non conoscevo affatto questo film, non conoscevo questo Tornatore, è un film capolavoro, lo trovo persino migliore diel cinema paradiso... incommensurabili i due doppiatori, Corrado Pani e Kei Gullotta, i due protagionisti si sono rivelati eccezzionali, ma la mano- guida è di Tornatore. Non vedo l'ora di rivedrlo, risentirlo, grande grandissimo cinema
Sorprendente film di Tornatore ,forse il migliore dopo "Nuovo cinema Paradiso"non facilmente classificabile, a cavallo tra l'horror il thriller ed il fantastico,ambientazione suggestiva ed inquietante,ritmo incalzante e stringente da autentico noir,interpretazione superba di Depardieu e Polansckhi,trama avvincente,ambiguo e misterioso,qualche spettatore giustamente [...] Vai alla recensione »
Non solamente un Film, ma un'opera d'arte a 360°. E' un Capolavoro Immortale ed una pietra miliare della storia del Cinema. Senza alcun dubbio è tra i miei 15 film preferiti in assoluto.
Dentro la magia di un'atmosfera suggestiva, il racconto surreale e fantastico del mistero più grande, tornatore contando su grandi attori, fantastica location e splendida fotografia, ci sogna una storia che come un puzzle a tratti si complica impegnando lo spettatore a una faticosa ricostruzione visiva plausibile, alla fine si resta perplessi, vorremmo saperne di più ma in fondo. Vai alla recensione »
La parola più adatta ad indicare il film è 'versatilita': quella del suo grande autore (stavolta alle prese con sceneggiatura, regia e montaggio), dei suoi attori (un Gerard Depardieu camaleontico e un Roman Polanski più che convincente) e della sua trama. Quello che si apre come un poco canonico giallo/noir, la cui impostazione iniziale presenta richiamo a "L'Assassino" di Elio Petri, si rivela minuto [...] Vai alla recensione »
Capolavoro onirico di Tornatore!!!