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Con tutti i comfort di una ricca produzione quasi ricca e con ottimi addestratori di animali sul set, il regista Stephen Sommers dirige l'impassibile Jason Scott Lee e una schiera di bravi attori tipicamente inglesi.
Tutti complici di un'avventura che ha zone a rischio di sentimentalismo, ma anche pugnali nell'ombra, balzi feroci, tesori nascosti, giocando tra ancestrali paure dell'inconscio.
Certo, il punto di riferimento rispetto alla par condicio di Kipling tra il ragazzo e la giungla è dichiaratamente cambiato, più idilliaco, mentre la presenza della signorina innamorata e degli umani malvagi porta l'avventura nella direzione edificante e amorosa del lieto fine.
Mowgli - Il libro della giungla è un kolossal avventuroso che non ha il fascino del tecnicolor hollywoodiano e non è divertente come il cartoon, semplifica e accentua il messaggio animalista, vanificando l'inquieto moralismo di Kipling.
Esplicitamente per un pubblico infantile, mescolando emozioni e sorrisi e immergendo la vicenda in un'atmosfera da racconto di fate, per nulla spiacevole.
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