Un mondo perfetto

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Un film di Clint Eastwood. Con Kevin Costner, Clint Eastwood, Laura Dern, T.J. Lowther.
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Titolo originale A Perfect World. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 135 min. - USA 1993. MYMONETRO Un mondo perfetto * * * * - valutazione media: 4,00 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
alessandra verdino lunedì 16 marzo 2009
il confine tra il bene e il male Valutazione 5 stelle su cinque
74%
No
26%

Clinet Eastwood presenta, con "Un mondo perfetto", un film dolente, toccante, che arriva all'esplorazione dell'anima umana. Ma quanto é grande Eastwood? Lo é a tal punto da mettersi completamente in gioco, nel dare quasi ragione a un delinquente. E questo perché? Perché questo delinquente si dimostra, anche nel peccato, degno di chiamarsi "uomo". "Un mondo perfetto" é un film grandissimo. Dov'é il confine tra il bene e il male? E chi può dirlo? Solo Dio, nella Sua infinita misericordia. Sì, il "mondo perfetto" non esiste. Come non sono "perfetti" gli uomini. La legge deve vincere, e vincerà. Come sempre, nei suoi films. Ma con un tocco di "pietas" umana che commuove ed incanta. Eastwod. [+]

[+] teismo (di arnaco)
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cinemalife domenica 28 agosto 2011
i grandi sentimenti Valutazione 5 stelle su cinque
76%
No
24%

Questo è sicuramente il più grande film di Eastwood dalla metà degli Anni Novanta sino ai primi Anni Duemila. Anche in questo caso il regista-attore – in un ruolo leggermente secondario – racconta con semplicità, linearità ma straordinaria bravura una storia verosimile nella quale giocano da protagonisti i sentimenti. Kevin Costner interpreta il fuggiasco Butch Haynes che, assieme al compagno Terry Pugh, irrompe in una casa di testimoni di Geova e ne prende in ostaggio il figlio più piccolo. Tra quest’ultimo e Butch, accomunati dalla mancanza di una figura paterna nella loro vita, nasce un vero sentimento di amicizia e d’affetto, che si rivelerà ancor più forte nel tragico finale. Sulle loro tracce, un team capeggiato da Red Garnett (Eastwood). [+]

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river mercoledì 20 giugno 2007
il vecchio clint raramente nn ci azzecca Valutazione 3 stelle su cinque
68%
No
32%

Premesso che nn sono un critico cinematografico nè ho l'inutile pretesa di esserlo, mi accingo a sciorinare le mie emozioni a seguito della visione di questo film.Anzittutto sono molto riusciti l'inizio e la fine con un'unica sequenza che lascia spazio a qualunque interpretazione(pace,purificazione,rassegnazione,redenzione morale,fine di un sogno...)che dar si voglia.Il tema che mi sembra dominante è quello del rapporto padre figlio,argomento antico ma sempre toccante se reso in questo modo.Butch è il padre che il bambino nn ha mai conosciuto ma il tutto nn scade mai nel melassoso tanto è vero che sarà proprio il piccolo Philip ad impedire all'altro di uccidere in una scena piuttosto emotiva e coinvolgente. [+]

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luca scialò sabato 29 gennaio 2011
rapinatore gentiluomo Valutazione 4 stelle su cinque
82%
No
18%

Siamo nel 1963 e il Texas si prepara ad ospitare inorgoglito la venuta del Presidente John Kennedy. Una cerimonia che si concluderà tragicamente per il Presidente. Qualche giorno prima, nella notte di Halloween, lo Stato viene però scosso da un altro avvenimento: il rapimento di un ragazzino ad opera di due evasi, Butch Haynes (Kevin Costner) e Terry Pug. Il primo, più pacato e in fondo ancora con qualche valore inconscio, finisce per sbarazzarsi del paranoico e cinico compagno d'avventura, proseguendo il viaggio solo col bambino ostaggio, Philip. I due finiranno per fare amicizia, mentre la polizia, tra errori e litigi, darà loro la caccia, capitanati da Red Garnett (Clint Eastwood). [+]

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vanessa zarastro mercoledì 22 luglio 2015
i cattivi e i bambini Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

 

In questo film si ritrovano tanti elementi che Eastwood svilupperà nei suoi lavori più maturi.

Gli individui descritti da Clint non rientrano mai, o quasi mai, nella categoria del cattivo (ma neanche in quella del buono); sembra che lui voglia proprio trasmetterci l’impossibilità a giudicarli. Così in “Grand Torino” il vecchio Walt Kovalski, scorbutico reduce della guerra in Corea, si fa intenerire dal piccolo vicino asiatico, e così in “Million Dollar Baby” Eastwood mostra come l’eutanasia possa essere considerata una sorta di atto d’amore.

“Un mondo perfetto“ è un film del 1993 retrodatato di trent’anni all’epoca della campagna elettorale per il governatorato del Texas pochi mesi prima della famigerata “parata di Dallas“ dove venne ucciso John F. Kennedy. Il killer Butch  - evaso con un compagno dal carcere – in qualche modo salva la famiglia di Phillip ma è costretto a portare con sè il bambino con il quale nasce una storia di amicizia. Butch (Kevin Costner) è un amante dei bambini e vedere trattare male un piccolo lo fa montare su tutte le furie e diventare violento; è anche un’idealista, un sognatore e vuole fuggire in Alaska come per rigenerarsi e cominciare una nuova vita. Di fronte alla famiglia di neri quando il padre dà un forte schiaffo al figlio, Butch ha una reazione esagerata: alla fine Phillip non sa decidere se è più violento il padre o lo stesso Butch.

La storia in mano a Clint presenta anche dei classici clichés del cinema americano: i cecchini dei Texas rangers, il poliziotto buono e quello cattivo, l’esperta criminologa che battibecca con il detective (lo stesso Clint Eastwood) e così via.

Il tema dell’infanzia innocente violata è molto spesso presente nei films di Clint Eastwood: in “Mystic River” la profanazione dell’innocenza infantile di uno dei tre protagonisti lo condizionerà negativamente per tutta la vita. 

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ultimoboyscout mercoledì 11 gennaio 2012
butch & buzz. Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Nonostante gli anni e la miriade di film eccellenti diretti da Clint Eastwood, questo rimane sempre speciale e personalmente va sul podio dei migliori diretti dal regista. La prima cosa che colpisce è la grande capacità di Eastwood di coinvolgere e raccontare, di essere sobrio ed efficace ma mai sopra le righe, di dare spazio ai suoi protagonisti e di saper rimanere sulle sue, quasi senza voler intralciare. I suoi protagonisti, per l'appunto, sono il criminale e il bambino: forte l'empatia che si forma tra i due, il loro rapporto cresce e si evolve con l'andare avanti della storia. Il personaggio di Costner è molto ben tratteggiato e caratterizzato, ne buono ne cattivo, sembra piuttosto intrappolato nel vero cattivo della storia che è il mondo degli adulti, che se ne frega della morale e della crescita dei più piccoli, di cui sia Butch che Buzz sembrano esserne vittime. [+]

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cimosa venerdì 8 marzo 2013
una per salvare mia madre e una per salvare te Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Butch,il galeotto evaso molto pericoloso,è chi prende come ostaggio un bambino molto sensibile,strappandolo alle braccia della madre;e una volta trovato un tiratore scelto lo uccide e il bambino si mette in salvo.
Questa sarebbe il titolo di un articolo in un giornale che,dopo averlo letto,verrebbe da pensare"giustizia è fatta".La facciata di cartapesta,che rassicura le persone di un mondo perfetto,viene distrutto e Clint Eastwood
costruisce un film saldo e meraviglioso.Il ranger Red(Eastwood)conosceva il padre di Butch(Kevin Costner)un delinquente abituale,senza principi,assente o peggio ancora, presente nell'esempio negativo che dà a Butch;il suo primo furto,è quello di una macchina e si scopre in seguito che fù Red a consigliare una condanna a 4 anni;perchè pensava di poter evitare di lasciare un ragazzo,che vede buono,a diventare un eterno criminale. [+]

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supersantos giovedì 10 agosto 2017
il bambino e il criminale Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Nonostante il trascorrere del tempo, questo rimane uno dei migliori film di Eastwood.
Forse potrebbe sembrare non molto credibile,sicuramente i poliziotti di turno fanno la figura dei polli,ma complessivamente si rimane incantati dal rapporto che va a crearsi tra il rapitore ed il bambino,da una regia accurata,dall'assenza di tempi morti  e da un rapimento che diventa un emozionante viaggio in strada.
L'inizio non è sfavillante, ma con il passare dei minuti, di fatto, potrestre ritrovarvi a versare ben più di una lacrima.
Merito del nostro Clint,che quando decide di colpire allo stomaco,raramente manca il colpo.
Un plauso anche alle interpretazioni del bambino e di Costner che non pensavo potesse sostenere la parte del "cattivo"anche se in fondo,tanto cattivo non è. [+]

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giomo891 martedì 20 settembre 2022
costner non sopporta chi tocca i bambini giomo891 Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
100%

 Se c'è un modo per creare un originale rapporto intergenerazionale, per sconfiggere pregiudizi etici di una certa parte della società americana, dell'epoca Kennediana, Eastwood, con questo film l'ha centrato in pieno. Gli eroi stavolta non sono gli Sceriffi o, meglio, i Texas Ranger (come quello qui impersonato da Clint stesso), duri e senza scrupoli; ma uno sfortunato quanto intelligente evaso, interpretato in maniera superba, da Costner. Con Un mondo perfetto, Eastwood riprende in mano uno ad uno i grandi temi etici e narrativi che più paiono essergli a cuore e li inserisce in una piccola storia tanto avventurosa quanto struggente. 

All'interno della vastità dei territori texani, c'è abbastanza spazio per un racconto di evasione, di epica paesaggistica, di caccia all'uomo, di violenza e di redenzione, e al contempo per nessuno di questi; ma Eastwood ci regala ben altro che un'avventurosa e strana (in quanto coinvolge un bambino, anch'egli, per certi versi, privato della libertà) evasione da qualche carcere, bensì un' impossibile ricerca di una "perfetta" libertà, che non è  attuabile neppure nei sogni e nei desideri di un bambino innocente, al pari di quelli di un adulto (Costner), forse un po' meno (ma non molto di più di tanti "impuniti") innocente. [+]

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paolo assandri sabato 11 febbraio 2012
un mondo perfetto per i fantasmi Valutazione 0 stelle su cinque
20%
No
80%


Il paradosso è una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile”. (Mark Sainsbury)
Una storia paradossale, che solo lo stile rende “apparentemente accettabile”.
Le ultime parole pronunciate nel film dallo sceriffo Red Garnett (Eastwood) sono state spesso interpretate come una resa di fronte all’ineffabilità delle cose. “Io non so niente e non voglio saperlo”. Più semplicemente parrebbe essere la curiosa reazione che hanno gli uomini ogni qualvolta i fatti li costringono ad effettuare un repentino cambio di prospettiva (in questo caso morale). [+]

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