Lietta Tornabuoni
La Stampa
Una volta hai un colpo al cuore, il più delle volte ti cadono le braccia. Alla prima apparizione nel film, seduta al tavolo d'un caffé berlinese, vestita truccata e pettinata nello stile degli Anni Cinquanta, ansiosa e radiosa, immobile, Isabella Rossellini è talmente somigliante a sua madre Ingrid Bergman da dare l'emozione d'una resurrezione, d'una reincarnazione, d'una gemellarità misteriosa: appena si muove, parla o recita, mostra invece la sua incompatibilità con il cinema, evidente quanto la sua armonia ideale con la fotografia. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2781 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 14 Gennaio 1994