cineofilo92
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giovedì 27 luglio 2006
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caro oskar schindler...
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Schindler's list? Probabilmente la migliore opera di Spielberg. Se verrebe messo a confronto con altre opere del regista, come E.T., War of the worlds o Jurassick Park, queste sarebbero nulla. Addirittura Salvate il soldato Ryan non regge in confronto a questo colosso del cinema Spielbeghiano. Le particolarità sono molte: il 98% del film è in bianco e nero. Uniche parti a colori sono l'inizio e la fine, ma anche qualche cenno delle sequenze in b&n presenta colori... come la bambina vestita di rosso che vaga nelle strade piene di ebrei massacrati dai tedeschi come se niente fosse, il che da al film un fortissimo senso metaforico. Altra particolarità: il film sembrerebbe abbastanza atipico per Spielberg: assomiglia molto a un miscuglio di Polanski e Kubrick.
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Schindler's list? Probabilmente la migliore opera di Spielberg. Se verrebe messo a confronto con altre opere del regista, come E.T., War of the worlds o Jurassick Park, queste sarebbero nulla. Addirittura Salvate il soldato Ryan non regge in confronto a questo colosso del cinema Spielbeghiano. Le particolarità sono molte: il 98% del film è in bianco e nero. Uniche parti a colori sono l'inizio e la fine, ma anche qualche cenno delle sequenze in b&n presenta colori... come la bambina vestita di rosso che vaga nelle strade piene di ebrei massacrati dai tedeschi come se niente fosse, il che da al film un fortissimo senso metaforico. Altra particolarità: il film sembrerebbe abbastanza atipico per Spielberg: assomiglia molto a un miscuglio di Polanski e Kubrick... in effetti Schindler's List battè in tempo il progetto di Kubrick appena reduce da Full Metal Jacket di dirigere un film sull'olocausto (si sarebbe chiamato Arian Papers).
Schindler's List è un capolavoro, la migliore opera sbucata fuori dalla mente di un grande regista, ricca di metafore e suspense, ed anche di una buona dose di sangue.
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[+] jurassic park
(di roby23)
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(di francesca)
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[+] ti meriti giusto jurassic park !!!
(di alexscorpio)
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(di roby23)
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(di roby23)
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(di alexscorpio)
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michele
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mercoledì 29 agosto 2007
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un capolavoro
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Spielberg è riuscito a riprodurre l'orrore dell'epoca. Nulla è lasciato al caso. Dalla musica alla fotografia, dalle scenografie all'audio ed agli attori.
Se dovessi dare 10 a "la vita è bella" questo meriterebbe 70.
Sono i dettagli che fanno la differenza. Spielberg è il classico regista che va ad affittare i reali mezzi usati all'epoca (come per "salvate il soldato Ryan"), i luoghi, i capannoni e persino le camere a gas in disuso.
Sarà anche una questione economica ma questo è un altro discorso.
Il feroce nazista dietro il quale emerge l'uomo, con le sue debolezze, frustrazioni e pentimenti. Questi ultimi sempre un passo indietro alla "causa".
L'uomo d'affari inizialmente avaro e geloso dei suoi guadagni cede agli orrori del dolore e della sofferenza gratuita comprendendo così il vero valore dell'esistenza e convertendo quindi i suoi averi in anime.
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Spielberg è riuscito a riprodurre l'orrore dell'epoca. Nulla è lasciato al caso. Dalla musica alla fotografia, dalle scenografie all'audio ed agli attori.
Se dovessi dare 10 a "la vita è bella" questo meriterebbe 70.
Sono i dettagli che fanno la differenza. Spielberg è il classico regista che va ad affittare i reali mezzi usati all'epoca (come per "salvate il soldato Ryan"), i luoghi, i capannoni e persino le camere a gas in disuso.
Sarà anche una questione economica ma questo è un altro discorso.
Il feroce nazista dietro il quale emerge l'uomo, con le sue debolezze, frustrazioni e pentimenti. Questi ultimi sempre un passo indietro alla "causa".
L'uomo d'affari inizialmente avaro e geloso dei suoi guadagni cede agli orrori del dolore e della sofferenza gratuita comprendendo così il vero valore dell'esistenza e convertendo quindi i suoi averi in anime.
Poi c'è una chicca legata ad una bambina su cui non svelerò niente per lasciare la sorpresa a chi non ha ancora visto il film.
Un capolavoro da vedere assolutamente.
P.s.
Schindler fece molto ma si narra anche del nostro Giorgio Perlasca che ha compiuto un'impresa simile.
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a.s
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mercoledì 31 gennaio 2007
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e' bene ricordare...
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Credo che in questo film Spilberg abbia mostrato tutti i lati del terribile periodo del nazismo.
Tutti a questo mondo devono sapere cosa è accaduto per far in modo che non si ripeta;non ci sono scuse per ignorare questo Capitolo della storia!
E' trascorso da poco il 27 gennaio,il giorno della Memoria;il giorno in sé non ha un significato preciso,è un simbolo,ma un simbolo da solo non ha nessuna importanza,sono le persone che credendoci glie la conferiscono!!
Bisogna aprire gli occhi,bisogna conoscere e farsi una propria idea di ciò che é giusto o sbagliato,ma è assolutamente inutile fare finta che nulla sia mai accaduto,perché non è così!
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(di sh)
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paolo ciarpaglini
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sabato 10 febbraio 2007
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quando l'uomo ritrova se stesso.
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Il film in questione, è un capolavoro assoluto. Dispiego di mezzi ed impegno massimi, per restituire allo spettatore una immagine, un monumento il più verosimile possibile, all'olocausto ebraico. L'uso del bianco e nero, demarca ancor più la pellicola, come se in realtà si assistesse a riprese effettuate in quel tempo, e luogo. Una scelta coraggiosa, nel mondo sfarzoso e spesso accecante della celluloide. La fotografia in particolare è da antologia. Sei oscar, ma stranamente tutti per Spielberg. Nessuno assegnato alle interpretazioni degli attori. E quà viene fuori il limite dell'americano' comune, che spesso, si lascia sfuggire da sotto gli occhi un diamante, per costruire grattacieli. Ralph Fiennes! una 'svista' imperdonabile, nel cielo stellato della serata degli oscar.
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Il film in questione, è un capolavoro assoluto. Dispiego di mezzi ed impegno massimi, per restituire allo spettatore una immagine, un monumento il più verosimile possibile, all'olocausto ebraico. L'uso del bianco e nero, demarca ancor più la pellicola, come se in realtà si assistesse a riprese effettuate in quel tempo, e luogo. Una scelta coraggiosa, nel mondo sfarzoso e spesso accecante della celluloide. La fotografia in particolare è da antologia. Sei oscar, ma stranamente tutti per Spielberg. Nessuno assegnato alle interpretazioni degli attori. E quà viene fuori il limite dell'americano' comune, che spesso, si lascia sfuggire da sotto gli occhi un diamante, per costruire grattacieli. Ralph Fiennes! una 'svista' imperdonabile, nel cielo stellato della serata degli oscar. Liam Neeson(Oscar Schindler), e Ben Chingsley(suo 'ragioniere' ebreo) sono impeccabili, ma non riescono mai a raggiungere 'picchi' raggiunti in altre interpretazioni. Fiennes è decisamente un grandissimo attore. Riesce a spaziare da leggere e carine commedie come 'Un amore a cinque stelle', ad interpretazioni profondissime (Red Dragon, Spider..). Non sò quanti attori sarebbero riusciti nel difficile intento, non tanto di interpretare il 'cattivo', ma di far gelare letteralmente il sangue nelle vene, allo spettore. La sua è una lucida schizzofrenia, paragonabile a quella di Nicholson, in 'Qualcuno volò sul nido del cuculo' valsagli l'oscar. L''ingenuità', il morbo da potere incontrollabile, che esce dai suoi occhi è paralizzante. Ho letto nella recensione della critica, (non ne ero a conoscenza), che Harrison Ford rifiutò la parte di Schindler. Peccato, perchè la sua espressività, avrebbe aggiunto un pizzico di empatia al personaggio Schindler. Per altro possiamo anche dire che il volto 'freddo', e la fisicità impeccabile di Neeson, ben si adattano all'ideale di 'Germanicità'. Una perfetta, compassata interpretazione per lui, che non sfiora neppure lontanamente quella vista, in 'Vite sospese', splendido film realizzato con un budget lillipuziano, rispetto l'opera di Spielberg. Come giustamente detto nella critica, il film rimarrà nella storia del cinema, ed a pieno titolo. Peccato vedere, come spesso accade quà da noi, film di tale fatta essere surclassati negli incassi, da 'stupidate' vere e propie.
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laurence316
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domenica 19 marzo 2017
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chi salva una vita, salva il mondo intero
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Il film definitivamente più ambizioso di Spielberg, emozionante e coinvolgente, un’opera eccellente fotografata in uno straordinario bianco e nero da J. Kaminski, tranne che per il prologo e per l’epilogo, e per un piccolo, toccante particolare: la bambina con il cappottino rosso che compare durante la “liquidazione” finale del Ghetto di Cracovia del 1943 (una lunga e memorabile sequenza di circa un quarto d’ora, una delle tante del film).
Schindler’s List (titolo che in inglese significa “la lista di Schindler”, ma in yiddish “il trucco di Schindler”) è un film carico di invenzioni, anche narrative, oltre che visive, una delle tante opere necessarie a salvaguardare la memoria di uno degli eventi più tragici della storia del Novecento, soprattutto in un’epoca, come la nostra, del riemergere di spinte nazionalistiche e negazioniste, oltre che antisemitiche e xenofobe.
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Il film definitivamente più ambizioso di Spielberg, emozionante e coinvolgente, un’opera eccellente fotografata in uno straordinario bianco e nero da J. Kaminski, tranne che per il prologo e per l’epilogo, e per un piccolo, toccante particolare: la bambina con il cappottino rosso che compare durante la “liquidazione” finale del Ghetto di Cracovia del 1943 (una lunga e memorabile sequenza di circa un quarto d’ora, una delle tante del film).
Schindler’s List (titolo che in inglese significa “la lista di Schindler”, ma in yiddish “il trucco di Schindler”) è un film carico di invenzioni, anche narrative, oltre che visive, una delle tante opere necessarie a salvaguardare la memoria di uno degli eventi più tragici della storia del Novecento, soprattutto in un’epoca, come la nostra, del riemergere di spinte nazionalistiche e negazioniste, oltre che antisemitiche e xenofobe.
Sicuramente tra i migliori di Spielberg, ma non un capolavoro, a causa soprattutto del prefinale melenso e stucchevole con il protagonista che scoppia in lacrime di fronte ai propri operai: “l’unica vera caduta del film, un cedimento alla drammaturgia hollywoodiana, alla sua retorica sentimentale” (Morandini). Anche perché viene mostrato come, inizialmente, Schindler non vedesse altro negli ebrei se non forza-lavoro a buon mercato, mentre solo dopo il rastrellamento di Cracovia del 1943 (dove ha modo, nel film, di vedere la già citata bambina con il cappottino rosso), cominciò a sfruttare sempre più i propri agganci per salvare i suoi Schindlerjuden (“gli ebrei di Schindler”) dagli orrori dei campi di concentramento, accordandosi con Amon Göth, il comandante di Plaszow (interpretato da uno straordinario R. Fiennes).
Ciò nulla toglie, naturalmente, all’ottima riuscita del resto del lungometraggio, lungo ma mai noioso, privo di troppi eccessi didascalici, mai banale, mai scontato, teso, coinvolgente e a tratti agghiacciante come è giusto che sia. C’è chi gli ha rimproverato il fatto di prendersi troppe libertà rispetto alla realtà storica, ma si tratta di polemiche sterili: “chi gli contrappone le austere immagini dei documentari”, infatti, “dimentica che qui siamo in piena fiction per lo stesso tema del film sui dinosauri [Jurassic Park]: l’assurdità dell’orrore” (T. Kezich). A Spielberg interessa per l'appunto raccontare l'orrore, e vi riesce perfettamente, pur mantenedo sempre il senso della misura. Altrettanto sterili risultano le polemiche, sollevate da Jean-Luc Godard, circa il fatto che Spielberg avrebbe tratto vantaggi economici dal film: ha infatti rinunciato al proprio salario nelle primissime fasi della lavorazione. Grandi interpretazioni, oltre che di Fiennes, di Neeson e Kingsley. Ottimo e incoraggiante successo di pubblico e trionfo agli Oscar 1994 con 7 statuette su 12 nomination: a miglior film, regia, sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio, colonna sonora e scenografia. Il finale, com’è noto, mostra le vere persone salvate da Schindler, ormai anziane, porre delle pietre, secondo l’usanza ebraica, sulla sua tomba.
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betta the best
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lunedì 2 febbraio 2009
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recensione del film shindler'list
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Recensione del film shindler'list
Questo film intitolato shindler'list è un genera storico-drammatico :
storico perché ricorda dello sterminio degli ebrei e drammatico precise vengono ammazzate delle persone innocenti con maniere veramente terribili.
Il regista di questo film è steven spielber,i protagonisti invece sono:
oskar shindler ,il capo delle s.s e il capo degli ebrei.
Questo film si svolge nei pressi di Cracovia e in vari campi di concentramento come quello ad Auschwitz .
Oskar shindler ,ufficiale tedesco arrivato a Cracovia verso il 1900 è un uomo che ama la bella vita,ricco e donnaiolo.
Questo film è per lo più in bianco e nero ,apprate alcune scene che sono a colori proprio perché ci vogliono far capire qualcosa d'importante .
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Recensione del film shindler'list
Questo film intitolato shindler'list è un genera storico-drammatico :
storico perché ricorda dello sterminio degli ebrei e drammatico precise vengono ammazzate delle persone innocenti con maniere veramente terribili.
Il regista di questo film è steven spielber,i protagonisti invece sono:
oskar shindler ,il capo delle s.s e il capo degli ebrei.
Questo film si svolge nei pressi di Cracovia e in vari campi di concentramento come quello ad Auschwitz .
Oskar shindler ,ufficiale tedesco arrivato a Cracovia verso il 1900 è un uomo che ama la bella vita,ricco e donnaiolo.
Questo film è per lo più in bianco e nero ,apprate alcune scene che sono a colori proprio perché ci vogliono far capire qualcosa d'importante .
Inizialmente quest'ultimo è d'accordo nello sterminare gli ebrei tanto che ,per esempio,quando una ebrea ,sicuramente,ingegnere consiglia di abbattere un tipo di terrazzo lui anche se poi esegue i suoi “ ordini” la fa ammazzare.
Shindler come ho già detto era soddisfatto del suo lavoro ,all'inizio, non si preoccupava di niente anzi alcune volte appena si alzava andava alla finestra a sparare alla gente inerme.
La fine di tutte queste persone faceva orrore,ognuna di esse, in diversi modi, veniva uccisa :
alcune persone ,con la scusa di portarle a fare la doccia, venivano rinchiuse in delle stanze con delle nappe,simili a quelle di una doccia, dal quale usciva invece che acqua ...gas.
L'orrore determinante a cui dovette assistere shindler fu il rastrellamento nel ghetto di Cracovia .I soldati stavano trasferendo gli ebrei in un campo di concentramento e uccisero malvagamente molte persone che cercavano naturalmente di nascondersi nelle loro case.
Diplomaticamente shindler decide di salvare questi ebrei perché capisce che sono tutti nessuno escluso innocenti e che non c'è alcun motivo di ucciderli .
Ho usato il termine “ diplomaticamente” perché quest'ultimo non vuole farsi accorgere che è dalla “ parte” degli ebrei,infatti un giorno quando si siede accanto al capo degli ebrei , guardano montare sul treno tutti i prigioniere ,lui si accorge che ha un caldo pazzesco FUORI e che quindi non si vuole immaginare che aria c'è all'interno del treno !
Per risolvere questo problema ordina di “ annaffiare” gli ebrei con la pompa per spegnere un fuoco ,sia facendo arrivare l'acqua dalle piccole “ finestre” sia da sopra il tetto, shindler per giustificare l'atto fatto al capo tedesco gli dice che facendo così i prigionieri avrebbero patito di più!!!
Shindler per salvare queste persone , con l'aiuto di un contabile ebraico decide di comprare più di mille ebrei, con la scusa di sfruttarli nella sua fabbrica ,e le porta tutti con se .
Nello scambiarsi di campo ,mentre gli uomini arrivano a destinazione ,le donne vengono portate in un altro campo dove fortunatamente ne uscirono vive perché quest'ultima furono invitate ,anzi,obbligate ad andare a fare la cosiddetta “doccia “,nel quale fortunatamente ne uscii acqua invece che gas.
Alla fine di questo film ,Shindler list ,ormai un perseguitato prima di scappare rimpiange la sua vita dicendo che se avesse venduto la sua macchina o la sua spilla avrebbe potuto salvare altre vite .
Tutte le persone che riuscì a salvare in segno di ringraziamento e di onore gli regalarono un anello con su scritto “ chi salva una vita salva il mondo”!!!.
Secondo me ,il messaggio che questo film ci trasmette è di riuscire a capire quale sono le cose giuste , ammettere i propri errori e porvi rimedio nonostante il contesto e le difficoltà che ci ci troviamo di fronte .
Invece ,il significato che si può ricavare è che non esistono razze inferiori e che nonostante un uomo potesse aver raggiunto tanto potere le coscienze degli uomini,fortunatamente, si ribellano, riscoprendo i veri valori della vita.
è un film davvero toccante e a mio parere oltre ad essere stupendo è anche molto istruttivo. Credo che la bambina dal cappottino rosso rappresenti la speranza, infatti quando la si vede ormai morta su quella specie di carriola, si capisce che ormai, entrati ad Auschwitz, anche le speranze morivano . Comunque, per me la scena più bella è quando durante il compleanno di Schindler si presentano la ragazza e la bimba ebree per donargli la torta, e lui fregandosene totalmente di tutti i tedeschi che ha attorno, le bacia ponendole sullo stesso piano di tutte le altre persone e facendo capire che per lui quel muro di disuguaglianza e razzismo non esiste assolutamente!
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(di lexis84)
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jacopo b98
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lunedì 3 giugno 2013
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il capolavoro di spielberg, durissimo e memorabile
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Oskar Schindler (1908-1974, Neeson), un’industriale tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, impara a sfruttare la forza lavoro degli ebrei, che costano meno rispetto ad altri lavoratori, ma prima quasi per caso, e dopo con impegno personale, riesce a salvare gli operai dal massacro nei campi di concentramento. È tutto vero in questo capolavoro, forse il miglior film di Spielberg che, essendo di discendenza ebrea, ha voluto commemorare la memoria dei suoi antenati con questo film di memoria, con questo inno al “non dimenticare”. E così realizza un film potente ed ambizioso, che non nasconde nulla (o quasi) allo spettatore, che non può far altro che guardare incredulo la violenza di una tragedia assoluta, che ci viene narrata da un punto di vista nuovo, quello di un tedesco facente parte del Partito Nazista.
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Oskar Schindler (1908-1974, Neeson), un’industriale tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, impara a sfruttare la forza lavoro degli ebrei, che costano meno rispetto ad altri lavoratori, ma prima quasi per caso, e dopo con impegno personale, riesce a salvare gli operai dal massacro nei campi di concentramento. È tutto vero in questo capolavoro, forse il miglior film di Spielberg che, essendo di discendenza ebrea, ha voluto commemorare la memoria dei suoi antenati con questo film di memoria, con questo inno al “non dimenticare”. E così realizza un film potente ed ambizioso, che non nasconde nulla (o quasi) allo spettatore, che non può far altro che guardare incredulo la violenza di una tragedia assoluta, che ci viene narrata da un punto di vista nuovo, quello di un tedesco facente parte del Partito Nazista. Nasce così un personaggio complesso e combattuto, perennemente in dubbio, in un clima che diventa sempre più cupo e drammatico, che assiste ad una tragedia così grande da non trovare una spiegazione in nulla. Spielberg indaga la shoah da vari punti di vista: quello dei deportati, quello di un nazista convinto: il capo del campo di Plazlow (Fiennes), personaggio interessantissimo, spregevole, ma mai privo di fascino. Numerosi i personaggi indimenticabili, partendo proprio da Schindler, incarnato da un Neeson mai così bravo ed espressivo; Stern, l’ebreo contabile interpretato da Kingsley (sempre strepitoso) e infine proprio il sopracitato Fiennes, espressivo come non mai in una magistrale interpretazione. Ha qualche difetto questo film assoluto? Sì: il finale, in cui Spielberg e lo sceneggiatore Zaillian (che ha adattato il romanzo di Thomas Keneally) si abbandonano ad un certo sentimentalismo hollywoodiano poco convincente e dissonante con il resto dell’opera. Girato in un bellissimo bianco e nero, è a colori solo il prologo e l’epilogo. E finalmente anche l’Academy ha dovuto ricompensare Spielberg con la bellezza (meritata) di sette Oscar: miglior film, regia, sceneggiatura non originale, fotografia (Janusz Kaminski), scenografie, montaggio e colonna sonora (molto bella, di John Williams). Memorabile la giacchetta rossa della bambina durante il massacro nel ghetto.
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tega
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sabato 16 giugno 2007
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amon
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Assoluto capolavoro. Mi pongo un solo dubbio: perchè Spielberg ha dato la parte a Fiennes? Ancora meglio: perchè l'ha reso cosi bello? Amon emana un fascino erotico, una bellezza dionisiaca, un'attrazione non tanto spiegabile con la solita farsa de "il brutto che non è il solito e comune bello e che attrae". Amon Goeth, in questo film, incarna l'amore vero, quello che noi tutti conosciamo tutti i giorni, e che, nel caso, ci fa soffrire o ci dona piacere. E' quel qualcosa che non viene semplicemente amato poichè cattivo e contrario ai normali canoni; è l'archetipo del fascino, l'incarnazione del desiderio, dell'inconoscibile, è un amore perverso che non trapela da azioni, parole o fatti, ma da un semplice e puro sguardo, gelido e impenetrabile.
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Assoluto capolavoro. Mi pongo un solo dubbio: perchè Spielberg ha dato la parte a Fiennes? Ancora meglio: perchè l'ha reso cosi bello? Amon emana un fascino erotico, una bellezza dionisiaca, un'attrazione non tanto spiegabile con la solita farsa de "il brutto che non è il solito e comune bello e che attrae". Amon Goeth, in questo film, incarna l'amore vero, quello che noi tutti conosciamo tutti i giorni, e che, nel caso, ci fa soffrire o ci dona piacere. E' quel qualcosa che non viene semplicemente amato poichè cattivo e contrario ai normali canoni; è l'archetipo del fascino, l'incarnazione del desiderio, dell'inconoscibile, è un amore perverso che non trapela da azioni, parole o fatti, ma da un semplice e puro sguardo, gelido e impenetrabile. Questa impenetrabilità lo rende occulto, misterioso, e morbosamente bello. Spielberg si è tirato la zappa sui piedi caratterizzando questo personaggio. E nel caso tutti i particolari che lo descrivono, da una semplice fotografia ad un dialogo, fossero voluti, allora ci troveremmo di fronte ad un regista che è riuscito a scavalcare il messaggio che di solito viene lanciato da film del genere: rendere il nazista bello e vincitore all'inizio, ma grottesco e perdente alla fine. Tutto ciò non è presente in questo film. Ho avuto la sensazione, pur avendolo riguardato decine e decine di volte, che la questione toccata sia ben più lontana dai normali schemi morali. In questo film vedo quello che Nieztsche chiamava apollineo e dionisiaco, vedo la bellezza normale, che affascina certi tipi di persone, essendo constatabile, verificabile, giusta e vendibile ai più; ma vedo anche l'altra parte, intangibile e misteriosa, affascinante e perversa fino alla fine, anche dopo la sua morte. Vorrei conoscere l'Amon interpretato in questo film, vorrei capirlo, vorrei oltrepassare i suoi gelidi occhi di ghiaccio per capire che cosa c'è che lo rende cosi morbosamente fascinoso. Ma meno male che non posso saperlo: se lo sapessi, mi ritroverei di fronte al solito filmetto di propaganda. Mentre invece Spielberg cosi facendo rimanda a noi il giudizio, ad ogni persona la decisione nel stabilire cosa fosse cosa, e cosa fosse giusto, e quali parti della propria vita dedicare a queste 2 differenti concezioni dell'amore.
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[+] pienamente d'accordo con chi mi ha preceduto !!!
(di alexscorpio)
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[+] dalla realta' alla fantasia
(di erika)
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the man of steel
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mercoledì 24 novembre 2010
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il miglior film di sempre sull'olocausto
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Duro, reale, documentaristico, perfetto, un'opera intramontabile della storia del cinema, tra i migliori di Spielberg e in assolto la più alta ed efficace composizione audiovisiva sull'olocausto mai concepita...un capolavoro senza eguali.
[+] forse
(di nicola1)
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renato c.
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venerdì 2 luglio 2010
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il capolavoro di steven spielberg
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Steven Spielberg è considerato da molti un regista di films "di cassetta" nonostante alcuni di questi films così chiamati "di cassetta" sono dei piccoli capolavori! In questo caso ha fatto un vero e prorio capolavoro storico documentaristico, sentimentale ecc. Liam Nelson intrepreta uno Schindler commovente col volto da buono adattissimo nella sua parte! Ben Kingsley sempre insuperabile e Ralph Fiennes un odioso ufficiale nazista che spara agli Ebrei per diletto dal suo terrazzo, giocando a tiro al bersaglio! Il bianco e nero è adatto a questo genere di films
e ottime sono state le colorazioni delle fiamme delle candele e il cappottino rosso di quella bambina che alla fine viene trovata cadavere su un carretto! E' senz'altro uno dei migliori films sull'olocausto che fa vedere le crudezze dei campi di concentramento il modo in cui barbaramente le famiglie venivano divise (bellissima la sequenza in cui Schindler salva le bambine da morte sicura con la scusa che solo le loro mani piccole potevano arrivare al fondo delle granate!) ed impressionante la ciminiera di Ausvichz che buttava fuori fuoco e cenere al chiaro di luna! Cenere che sembrava neve con cui i bambini giocavano! Sembra ancora incredibile che sia potuta accadere una cosa simile! Grazie a Dio sono esistite persone come gli Schindler e i Perlasca che hanno cercato di mitigare questa orribile strage! Bellissima la frase finale.
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Steven Spielberg è considerato da molti un regista di films "di cassetta" nonostante alcuni di questi films così chiamati "di cassetta" sono dei piccoli capolavori! In questo caso ha fatto un vero e prorio capolavoro storico documentaristico, sentimentale ecc. Liam Nelson intrepreta uno Schindler commovente col volto da buono adattissimo nella sua parte! Ben Kingsley sempre insuperabile e Ralph Fiennes un odioso ufficiale nazista che spara agli Ebrei per diletto dal suo terrazzo, giocando a tiro al bersaglio! Il bianco e nero è adatto a questo genere di films
e ottime sono state le colorazioni delle fiamme delle candele e il cappottino rosso di quella bambina che alla fine viene trovata cadavere su un carretto! E' senz'altro uno dei migliori films sull'olocausto che fa vedere le crudezze dei campi di concentramento il modo in cui barbaramente le famiglie venivano divise (bellissima la sequenza in cui Schindler salva le bambine da morte sicura con la scusa che solo le loro mani piccole potevano arrivare al fondo delle granate!) ed impressionante la ciminiera di Ausvichz che buttava fuori fuoco e cenere al chiaro di luna! Cenere che sembrava neve con cui i bambini giocavano! Sembra ancora incredibile che sia potuta accadere una cosa simile! Grazie a Dio sono esistite persone come gli Schindler e i Perlasca che hanno cercato di mitigare questa orribile strage! Bellissima la frase finale."Chi ha salvato una vita, ha salvato il mondo!"
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