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Questo"Malice"(1993, Harold Becker)è un discreto giallo, un"buon"thriller se si vuole, con incroci con il "noir"per la figura dominante della dark lady, ma Sir Alfred Hitchcock sta molto più in alto, qui siamo ai dettagli, alle non"prime armi", ma ad un livello diverso, in quanto é interessante il fatto che su una storia "consueta"(?)di un serial-killer si inserisca una figura completamente diversa, con mire insospettate e insospettabili, totalmente"altra"rispetto al"plot"prevedibile, quasi una possibile vittima, che invece ha"orchestrato"un piano diabolico, dove il tutto"si tiene"ossia non si notano scollegamenti, non ci sono"salti"di struttura o anche formali gravi, anzi la"nuova storia"si inserisce bene nella vicenda precedente, il che è già molto positivo(dopo gli anni 1970 e i primi 1980, dopo il grande exploit di Brian de Palma e qualche sperienza spagnoa-inglese-italiana(dove anche Dario Argento ha la sua parte, certamente)si nota un certo"decadimento", a livello di plot, di trama, di effettuazione scenica etc. Qui, anche a livello interpretativo, Alec Baldwin è abbastanza inquietante, ma quel tanto da non..., Nicole Kidman, quasi alle prime armi va benissimo, per non dire della ottima Anne Bancroft, a una delle sue ultime interpretazioni(quasi"diabolico-sciamanica", in parte), Bill Pullman è discreto ma non del tutto convincente, George G.Scott un"terminante"ancora efficacissimo, La Palthorw, quasi esordiente, in un piccolo ruolo non si nota quasi e non è una gran perdita(anche dopo non sarebbe stata"strepitosa"...): funzionano le "triangolazionI"tra personaggi, funziona la compattezza del film, che certo non si inserisce nel Gotha dlla cinematografia, ma segna comunque un buon livello"medio". Rimane lontano il livello di film che, magari anche come quelli di Jess Franco, che certo non era Hitchcock, il mestiere lo padroneggiava bene creando un horror-movie con venature dark. El Gato
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