Un thriller costruito sulla banalizzazione della dicotomia uomo buono -cattivo. L'uomo, che non deve lottare per la sopravvivenza è buono , come vuole Rosseau (il buon selvaggio) o incline al male come vorrebbe il filosofo inglese Hobbes ( Homo homini lupus)? Il bambino ancora più libero e lontano dai condizionamenti socio -educativi , può essere ancora più rivelatore? Nel film di Ruben , Il buon Mark, bambino buono ed incompreso, riceve la risposta anche da una psicologa : non esistono bambini cattivi. Il thriller ha i tempi giusti , la trama lineare offre un'interpretazione grandiosa di due piccoli megadivi ed il 'bambino malefico' ha avuto poi un seguito vasto creando un vero sottogenere cinematografico ( fino ad arrivare ai contemporanei GV Sant ( Elephant, paranoid Park) fino '... e adesso parliamo di Kevin'), assumendo più spesso le sfumature dell'horror. Il film resta memorabile specie per il finale veramente a sorpresa.
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