Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
La valle del peccato è una pellicola completamente diversa dal cinema cui siamo abituati. Occorre essere umili, di fronte a un'opera di questo tipo: lentissima, estremamente personale, richiede da parte dello spettatore la volontà di provare un'esperienza nuova, particolarmente impegnativa. È uno sforzo che vale tuttavia pienamente la pena di affrontare le tre ore dirette dal «giovane Manoel de Oliveira (classe 1908) non mancheranno di conquistarvi. Una storia antica, la storia di una rosa, è quel che narra il vecchio Manoel de Oliveira. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (5406 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore