Lietta Tornabuoni
La Stampa
Cristina Comencini, figlia di Luigi Comencini e cosceneggiatrice di alcune opere del padre (Il matrimonio di Caterina, Cuore, La storia, Buon Natale Buon Anno), autrice d’un romanzo (Le pagine strappate, editore Feltrinelli) e regista di due film (Zoo, I divertimenti della vita privata), affronta uno dei generi cinematografici più difficili: il thriller. Prende un perfetto piccolo romanzo americano di Geoffrey Holiday Hall che piaceva a Sciascia (editore Sellerio); lo riambienta in Italia e tra gli smarrimenti, i pentimenti, le fughe in Francia, gli equivoci, le celle di prigione, i processi eterni degli ex giovani dell’ex “partito armato” italiano. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2247 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 13 Febbraio 1993
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