Lietta Tornabuoni
La Stampa
"Ma il mio non è un film sull’Olocausto. Non lo è affatto", dice Roberto Faenza discutendo di Jona che visse nella balena, tratto dal bel libro autobiografico di Jona Obereski Anni d’infanzia (editore Giuntina) che racconta l’infanzia d’un bambino olandese ebreo nel Lager nazista che diventa per lui un ambiente quasi normale, il solo mondo che conosce e nel quale si compiono le sue prime esperienze d’amore, di dolore, di rapporti sociali, di capacità di sopravvivere. Che coincidenza, nel tempo dei naziskin e dell’anniversario del ghetto di Varsavia l’Olocausto torna ad essere materia o almeno sfondo del cinema d’autore: Andrzej Wajda col suo Dott. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (4304 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 23 Aprile 1993