I tre moschettieri

Perché girare e produrre un film così brutto? Difficile capire i meccanismi e le ragioni di tanto denaro speso in barba alla storia e a un romanzo talmente conosciuto che non ha senso stravolgerne la trama. Cosa volesse ottenere lo sceneggiatore è un mistero, ma almeno la STORIA non si può (e non si deve!) cambiare: il duca di Ruchelieu è dipinto come un volgare assassino e pretendente al trono di Francia (sic!), mentre la storia - sempre lei, sì - ci informa in modo inequivocabile degli enormi pregi di questo grande statista che gettò le basi per la potentissima Francia di Luigi XIII e XIV. E' quindi un film avventuroso, di "cappa e spada", per cui il regista avrebbe dovuto puntare molto sulla perfezione delle scene di duelli, che invece sono molto approssimative. Eppure sarebbe bastato leggersi un libro di storia delle elementari per evitare sciocchezze macroscopiche, come la nomina da parte del re di un moschettiere (D'Artagnan, alla fine), con tanto di spada appoggiata sulla spalla come se fosse un'investitura! Ci sono altre scene movimentate mal dirette e poco credibili (una carrozza infuocata che mette in fuga gli inseguitori che avrebbero potuto tranquillamente evitarla, visto che c'era tanto spazio laterale! Peccato, un'occasione persa magari per rileggere la arcinota storia di Dumas in modo più profondo, con uno studio del personaggio serio e con ammiccamenti al momento storico, così interessante dal punto di vista della crescita della Nazione Francia.