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Il film in sé è abbastanza godibile per quanto riguarda la storia e la recitazione, concordo abbastanza col giudizio del recensore. Trovo un po' invadente e fastidiosa la colonna sonora, a tratti eccessivamente presente e rumorosa. Potrebbe essere più discreta.
Quello che mi lascia interdetto, però, è che molti registi, compreso questo, non hanno un'idea chiara di che cosa significhi la componente "fanta" di un film di fantascienza. A parte l'annosa querelle sulla traduzione (impropria) di "science fictiion" con "fantascienza", se proprio vogliamo mantenere quella traduzione, la componente "fanta", almeno dal mio punto di vista, dovrebbe riguardare solo aspetti che la scienza non ha ancora affrontato o risolto, ai quali quindi si può liberamente applicare la fantasia dell'autore o del regista. Ma è assurdo e intollerabile che vengano grossolanamente ignorati e contraddetti concetti e aspetti che sono da tempo consolidati ed entrati nella conoscenza collettiva. Nello specifico, non è possibile vedere una capsula che naviga nello spazio profondo, lontano da qualunque campo gravitazionale, all'interno della quale la gente si muove come se avesse i piedi piantati sulla Terra, sotto l'effetto di una gravità che semplicemente non può esistere là dentro. Stesso discorso vale per il rumore di esplosioni che avvengono nel vuoto assoluto (vedi "2002 La Seconda Odissea") e le persone che passeggiano tranquillamente, sempre nel vuoto assoluto, senza tuta né respiratore (vedi "The Black Hole").
Signori registi, un po' di pudore ... e un po' di coerenza!
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