Mio cugino Vincenzo

Due ragazzi (Macchio e Whitfield) sono accusati ingiustamente di omicidio e rischiano la pena capitale in Alabama. Arriva così da Ny il cugino di uno dei due, Vinny(Joe Pesci) un gretto e "meridionale"(doppiato magistralmente in dialetto calabrese) avvocato, a cui viene affidato il delicato compito di dimostrare la non colpevolezza dei due. Accompagnato dalla vispa e innamorata fidanzata(Marisa Tomei) che lo supporta in quest'impresa. Gran parte del film è girato in un'aula di tribunale che vede rivali il preciso e professionalissimo avvocato accusatore e quello difensore, Joe Pesci appunto, che sconosce tutte le basilari procedure giudiziarie. Al trono l'intransigente e severo giudice che non perdona i vilipendiosi comportamenti del protagonista. Commedia basata molto sull'espediente comico del malinteso. Innervosisce un po' all'inizio, però poi  incalza e ti stregano le interpretazione di Joe Pesci e Marisa Tomei, oscar migliore attrice non protagonista, che danno l'impressione di essere i volti più giusti e più adatti per la narrazione di questa vicenda. Ottima la frizzantezza dei dialoghi che si rifanno ad una sceneggiatura ben costruita, ben sviluppata e che rilascia al momento giusto particolari("la quinta essenza dei Gambini" a metà pellicola) apprezzatissimi per condire di piccantezza e interesse il tutto. A tratti davvero esilarante o come direbbe l'avvocato di Brooklyn "Motto divettente". Due ore di spesieratezza, nulla più.