"Povero Clive Barker"viene da esclamare, dato che il racconto da cui"Candyman", questo primo(ritengo gli spetti la progenitura, almeno filmica...)"Candyman"del 1992, è tratto, è barkeriano. Conoscendo vari romanzi e racconti di Clive Barker, anche se non questo, viene proprio da esclamare così. Polpettone senza capo né coda, dove non c'è sovrapposizione tra"realtà"e"sogno"ma abbastanza sciocca confusione di piani, caos durante tutto il film, attori da poco che interpretano stancamente il loro ruolo, nella grande turbina produttiva del cinema USA...Bernard Rose forse ha"sbagliato film"o si è "perso per li rami", ma il prodotto che si vede, con l'eccezione di poche scene, non è salvabile, è paccottiglia; oltre a tutto, altro che anticlimax:qui, più il film procede, peggio si va. A tratti francamente insopportabile, con un finale inconsulto, dove non è certo che chi scrive sia un appassionato del"Happy end", anzi, ma così, proprio le cose non vanno. Sprecato il commento musicale di Philip Glass El Gato
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