Lietta Tornabuoni
La Stampa
Horror e commedia, film noir e film fantastico, comicità e desolazione. Anne Parillaud, bella vampira francese (faccia da donna, corpo da ragazzo, muscoli da Stallone) vive a Pittsburgh nell’isolamento, nell’oscurità necessaria rotta soltanto da luci rossodorate di candela, in un appartamento elegante e deserto. Riflette: “Quando vivi eternamente in solitudine, cerchi conforto nel piacere dei sensi”, ossia nel nutrimento. La decisione di concedersi un buon pasto all’italiana la fa piombare su una banda di mafiosi italoamericani nella quale s’è infiltrato un piccolo agente italoamericano, mezzo mafioso e mezzo poliziotto, solo, senza identità e senza ambiente quanto la vampira. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2570 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 19 Marzo 1993