Viaggio all'inferno [2]

Un film di George Hickenlooper, Fax Bahr. Con Dennis Hopper, Martin Sheen, Marlon Brando, Francis Ford Coppola, John Milius.
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Titolo originale Hearts of Darkness: A Filmmaker's Apocalypse. Documentario, durata 95 min. - USA 1991. MYMONETRO Viaggio all'inferno [2] * * * 1/2 - valutazione media: 3,90 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

“Pasangjan”: Il fiume che ti cambia. Parte prima Valutazione 5 stelle su cinque

di RONGIU


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mercoledì 29 febbraio 2012

Desidero proporvi un viaggio, un viaggio rocambolesco che tenta di raccontare la “Storia” e lo fa, mi par di capire con il sublime scopo di poter cambiare quella futura.  Sulle acque del fiumePasangjan, ci troviamo in Filippina; una troupe cinematografica diretta da Francis Ford Coppola, ha scritto alcune delle pagine più belle della storia del cinema.
Se la guerra è tragedia; quella fratricida lo è ancor più. Cosa è successo a Ginevra nel 1954? E’ successo che il potere coloniale \ francese / è abbattuto ed i tre paesi dell’Indocina: Vietnam, Laos e Cambogia ottengono l’indipendenza. Il Vietnam ne vien fuori diviso tra nord e sud. Un nord comunista con \ Hanoi capitale / e \ Ho Chi Minh  presidente / ed  un sud filoamericano con \ Saigon / capitale. Ma, il 1965 non è poi tanto lontano, ed è in tale data che il sud del Vietnam è raggiunto prima dalla “Vergine Maria” e poi dai  marines. In America è presidente \ Lyndon Baines Johnson /. Quanta verità è stata nascosta agli Americani ed al mondo e quanti E/O-rrori sono partoriti da menti che per professione hanno scelto di fare i politici?

La trascrizione dell’intero documentario, mi è “costata” un bel po’ di ore di lavoro. Lavoro che dedico a tutti gli appassionati di lettura e ce ne sono tanti che fanno capolino tra le pagine di Mymovies.  Tutto ciò, comunque, è stato possibile grazie all’irriducibile lavoro di una donna \ Eleanor Coppola / moglie del regista.
 
Francis Coppola:Il mio film, questo film, non è un film. \Cannes Film Festival, 1979 /Il mio non è un film che parla del Vietnam. E’ il Vietnam. E’, com’era nella realtà, era assurdo. Eeh…, il modo in cui l’abbiamo fatto è stato molto simile al modo in cui gli Americani erano in Vietnam. Eravamo nella giungla, eravamo troppi, avevamo a disposizione troppi, troppi soldi, troppe attrezzature. Ehm…, a poco, a poco…, siamo impazziti.
 
Nel febbraio 1976, Francis Coppola andò nelle Filippine per girare “Apocalypse Now”, liberamente tratto dal romanzo di Joseph Conrad “Heart of Darkness” \ Cuore di tenebra /. Il film è ambientato durante la guerra del Vietnam.

Francis Coppola:Questo film, non è nella tradizione del grande Max Ophüls o diDavid Lean. Questo film, possiamo dire che è nella tradizione di Irvin Allen. Io…, ho girato…, il film più volgare, il più spettacolare, emozionante, granguignolesco, sensoramico, ehm…, pieno d’azione, eccitante, mozzafiato. C’è tutto: sesso, violenza, umorismo, perché voglio che la gente venga a vederlo. Ma…, per… per le domande che…, mi si presentavano continuamente a proposito di questo stupido copione, che parla di quattro uomini che vanno ad uccidere un altro, la storia era quella, per le domande che la storia mi poneva di continuo,io non trovavo nessuna risposta. E sapevo benissimo di aver costruito il film in modo tale da non dare nessuna risposta. Voleva dire fallire.

Eleanor Coppola accompagnò il marito e girò un documentario durante i 238 giorni di lavorazione. Registrò anche una serie di conversazioni private con suo marito a sua insaputa. Queste registrazioni originariamente dovevano servire solo come appunti per il diario della lavorazione.

Eleanor Coppola: n° 1Il film che Francis sta girando, è la metafora del viaggio all’interno di se stesso. Lui lo ha fatto quel viaggio, lo sta ancora facendo. Fa male vedere la persona che si ama calarsi nelle zone più profonde di se stesso, confrontarsi con le sue paure; paura di fallire, la paura della morte, la paura di impazzire. Bisogna fallire un po’, morire un po’, impazzire un po’, per riemergere. Questo processo, non è ancora finito per Francis.
Francis Coppola:La mia paura più grande, è di fare un film, che prende allo stomaco, imbarazzante, pretenzioso, su un argomento importante. Ed è quello che sto facendo. Io affronto il problema molto realisticamente, e vi dico con la sincerità che mi viene dal più profondo del cuore, che il film sarà brutto.
Eleanor Coppola:Scusa è come quando vai a scuola e alla fine dell’anno prendi sette invece di dieci come ti aspettavi. E va bene, prendi sette.
Francis Coppola:Io prenderò quattro! Questo film, è un disastro da 20 milioni di dollari, perché nessuno vuole credermi, io sto pensando seriamente di uccidermi.
Mercury Theater Radio Broadcast 1938: Buonasera, sono Orson Welles. Vi invito all’ascolto di “Cuore di tenebra”di Joseph Conrad. – Immaginate i sentimenti del capitano di una bella nave; un uomo civilizzato agli estremi confini del mondo. Quell’uomo, sbuca in una palude, si inoltra nei boschi, e avverte la ferocia della natura. La suprema ferocia che si annida nelle foreste e nella giungla. Nel cuore dei selvaggi.
Eleanor Coppola: n° 2 Nel 1939 Orson Welles aveva pensato di fare come primo film “Cuore di tenebra”. “Cuore di tenebra, narra il viaggio di un comandante di una nave sul fiume Congo alla ricerca di Mr. Kurtz, un commerciante di avorio stabilitosi nella giungla. Uomo brillante dagli elevati ideali, Kurtz vuole civilizzare gli indigeni. Invece, soccombe al fascino primitivo della giungla e impazzisce. Welles fu provato nella parte di Kurtz, vennero disegnate le scenografie, ma i produttori si tirarono indietro per paura che la produzione superasse il budget e Welles girò “Quarto potere”. “Cuore di tenebra” fu abbandonato in pre-produzione.
Nel 1969 Francis fonda L'American Zoetrope, una società cinematografica al di fuori del sistema Hollywoodiano. Uno dei suoi primi progetti è “Apocalypse Now”, una storia sulla guerra del Vietnam liberamente tratta da “Cuore di tenebra”. “Apocalypse Now” parla della missione di un certo capitano Willard che deve uccidere un colonnello dei berretti verdi di nome Kurtz, che è impazzito e porta avanti la guerra a modo suo in Cambogia. George Lucas doveva essere il regista e John Milius lo sceneggiatore \ co-screenwriter / .
 
John Milius:Francis disse che “Cuore di tenebra”, che è stato uno dei libri che a me sono piaciuti di più, disse che tanti, avevano provato a farlo; ma nessuno c’era riuscito. Disse che Orson Welles ci aveva provato e non c’era riuscito, anche Richard Brooks credo o qualcun altro e questa e la cosa migliore da dire ad uno sceneggiatore esordiente. Nessuno è stato mai capace di scriverlo è stata la prima cosa che ho scritto. C’era la guerra, e tutti erano in procinto di partire o di scappare a seconda di quello che avevano deciso. Preparammo le cose per fare tutto quanto in Vietnam, l’avremmo girato in 16 mm. sul posto.
George Lucas:Quella era l’idea di John; era l’idea di John ma quello che doveva andare a girare ero io. John è molto bravo, a pensare le cose in grande.
John Milius:La troupe sarebbe arrivata giusto in tempo per la grande offensiva, beh… insomma, tutti i miei amici quelli che erano a scuola con me, che avevano fatto di tutto, che pensavano di andare in Canada, di fare qualcosa di drastico anche di sposarsi per evitare la guerra, erano tutti pronti ad andare in Vietnam, non gli importava niente. Erano pronti a portare i riflettori e l’impianto sonoro sui campi minati. E credo che la Warner alla fine si è ritirata perché ha pensato che molti di noi sarebbero morti ammazzati, perché eravamo molto stupidi.
George Lucas:Avevamo cercato di proporre Apocalypse a tutti gli altri gli altri Studi, ma nessuno voleva averci niente a che vedere dicevano – Niente da fare – Perché era durante la guerra e c’era…, c’era molta tensione e molta paura. Comunque gli Studi non volevano finanziare un film sulla guerra in Vietnam.
John Milius:C’era molta amarezza da parte della gente sulla guerra, si  facevano manifestazioni allora; a quei tempi si facevano le manifestazioni nelle strade, la gente sputava sui soldati e…, e i produttori non ci stanno, non ci stanno. I produttori sono gli ultimi ad imbarcasi in un’avventura del genere. I produttori sono…. , non sono… , non sono famosi…, per il loro coraggio civile.
Eleanor Coppola: n° 3: Non essendoci un produttore, Apocalypse viene archiviato e Francis chiude in un cassetto i suoi sogni per la  Zoetrope, si dedica alle regie del “Padrino” parte I e II , i film vincono 8 oscar e Francis diventa miliardario. Nel 1975 Francis riprende in mano i piani per la Zoetrope, e sceglie Apocalypse come primo progetto.
Francis Coppola:Ero in una posizione nella quale avrei potuto realizzare il progetto originale, ma il nostro progetto originale richiedeva 6 / 8 mesi minimo di lavorazione. E invece c’era un  copione  di Apocalypse che…, potevamo rispolverare e produrre immediatamente e così abbiamo… , insomma ho detto, beh…, perché non facciamo Apocalypse Now? In questo modo saremmo in grado di rendere indipendente la nostra società e…, e di portare avanti il nostro discorso. Ma io non ero pronto all’appuntamento con  il tentativo di fare una versione moderna di “Cuore di tenebra”ambientato in Vietnam.
Casting Session, November 1975  – Francis Coppola:Mike, leggi la parte di … Keagle; Glenn  tu invece dovresti leggere… no, no, aspetta un momento… vorrei che Tommy tu leggi Willard, Freddy legge Chef, e Sam tu leggi Lance, Albert tu leggi Call; ok? Proviamo solo a leggerlo, tanto per capire cosa stiamo facendo.
Eleanor Coppola: n° 4:  Per Apocalypse Now, è stato calcolato un budget di 13 milioni di dollari. Per non subire ingerenze da parte di nessuno Francis ha dovuto trovare i soldi da solo. Se il film oltrepassa il budget Francis ne è responsabile, ha messo come garanzia i nostri beni personali.
Tom Sternberg – co-producer:Credo che ci fossero un paio di milioni di dollari di Francis, ma questo era lo stile di Francis, la sua filosofia è sempre stata…, è… ed è rimasta la medesima. Lui dice…, ho stabilito di fare il film e se tutti sanno che lo faccio, il film si fa. Ma se non vado avanti sparato e non comincio a farlo il film non si fa. Ecco, questa è la sua filosofia.
Francis Coppola:Il mio rapporto con i soldi è sempre stato particolare, io non ne ho molti, ok; ma se li uso in maniera…ehmm…, coraggiosa, io li posso moltiplicare. Voglio dire, se hai mille dollari e li puoi usare liberamente senza…, preoccuparti dei rischi li puoi far sembrare diecimila dollari. 
Eleanor Coppola: n° 5:  Marlon Brando aveva letto in giro che avrebbe fatto la parte di Kurtz, Brando ha accettato di lavorare 3 settimane a 1milione di dollari la settimana, Francis gli ha mandato 1 milione di dollari in anticipo. Dopo aver fatto provini a decine di attori, Harvey Keitel viene scelto per fare il \capitano Willard /e per i quattro uomini che risaliranno il fiume con Willard, Sam Bottom sarà \Lance /, Albert Hall sarà \Capo /, Frederic Forrest \“Chef” /e Larry Fishbume 14 anni sarà \Mr. “Clean” /.
Mr. Clean:La storia è molto divertente, voglio dire la guerra è divertente, cavolo. In guerra puoi fare quello che vuoi per questo il Vietnam deve essere stato divertente, per i ragazzi che ci sono stati. Per esempio io conosco un tizio che è tornato, cavolo, non fa altro che fumare spinelli; lui l’unica cosa che fa è farsi le canne. Ha detto - il Vietnam è la cosa migliore che ci sia mai stata.
Luzon, Philippines – February 1976 –
Eleanor Coppola: n° 6: Fu deciso di girare nelle Filippine per la somiglianza di questa Terra con il paesaggio del Vietnam, visto che l’esercito degli Stati Uniti si è rifiutato di collaborare con il film sulla guerra del Vietnam, Francis ha fatto un accordo con il Presidente delle Filippine Ferdinando Marcos. La produzione pagherà ai militari migliaia di dollari al giorno, oltre agli straordinari ai piloti filippini; in cambio Francis potrà usare tutta la flotta di elicotteri di Marcos, sempre che non siano occupati a combattere l’insurrezione comunista del sud, scatenata da un gruppo di ribelli per il controllo dell’isola.
Francis Coppola:La cosa sorprendente è che essere in quella situazione, stare in mezzo a quella giungla, il…, il dover fronteggiare tutti gli elementi ostili che ci si presentavano, faceva parte della sostanza del film. E la prima decisione di regia, fu di metterci tutti in una condizione che riflettesse quello che raccontava il film.
George Lucas:Gli diedi tutte le informazioni che avevamo raccolto sulle riprese nelle Filippine, gli dissi – Francis una cosa è andare lì per tre settimane, con cinque persone e… cercare di rimediare un po’ di materiale, usando l’esercito filippino. Ma, se vai lì con una grande produzione di Hollywood, quelli ti uccidono. Vedi, più a lungo rimani, più corri il pericolo di restare impantanato nelle paludi, gli dissi.
Eleanor Coppola: n° 7:  Il primo marzo sono andata nelle Filippine con Francis e i ragazzi, Geo di 12 anni, Roman di 10 e Sofia di 4. Francis mi ha chiesto di fare un documentario per l’Ufficio stampa della United Artist, non so se è per evitare di aggiungere una troupe professionale a una produzione già piuttosto pesante, o se stia solo cercando ti tenermi occupata. Il caldo e l’umidità sono insopportabili, è stata la prima volta che abbiamo visto i bufali, le risaie e le capanne degli indigeni. Sofia ha detto – sembra il viaggio nella giungla che ti fanno fare a  Disneyland -. Oggi ho ripreso la costruzione del set principale, il nascondiglio di Kurtz, dovrebbe essere un tempio cambogiano in rovina all’estremità del fiume, dove il personaggio di Willard affronterà Kurtz. Dean Tavoularis lo scenografo,  sta dirigendo la costruzione del tempio con blocchi di argilla essiccata che pesano 150 chili ognuno.
Dean Tavoularis – production designer -Ci lavoravano 600 persone, a Hollywood o a New York anche una sola persona in più è un problema serio. Con le paghe che sono dell’ordine delle migliaia di dollari. Invece, per…, per un dollaro al giorno, tre dollari al giorno, io spero di non averla sfruttata quella gente…, ma è così che venivano pagati; io potevo assumere non una sola persona ma dieci, venti, cento.   
Francis Coppola:\ 1st Day of Shooting – Primo giorno di ripresa / Quando eravamo studenti di cinema, all’università, facevamo sempre una cosa il primo giorno di riprese e  ho continuato a farlo ogni volta che comincio un film perché credo che porti fortuna al film. La cosa è questa, ognuno prende la mano al vicino, oppure tocca il vicino, avanti in segno di augurio, coraggio su avanti prendetevi per mano. E adesso diciamo una parola magica 3 volte,\ puwaba / Pronti, uno… due… tre…  puwaba, puwaba, puwaba.
Eleanor Coppola: n°8:  E’ il primo giorno di riprese, c’è molta eccitazione. Si gira in una salina lungo il fiume, è la scena in cui l’elicottero porta Willard all’appuntamento col battello che deve accompagnarlo da Kurtz.
Francis Coppola:Pronti, azione! Fino a un certo livello il film è solo azione e avventura, è la storia di un viaggio in una regione strana e sconosciuta. Ma spero anche che esista una lettura ad un livello filosofico ed allegorico, perché tutto sommato il mio desiderio, quello che voglio, è che il film faccia luce sugli eventi che sono accaduti, sul perché sono accaduti e su cosa hanno provocato nelle persone coinvolte.
Noi siamo quasi convinti che esista qualcosa, dopo tutto, qualcosa di essenziale, che ci aspetta tutti, nelle zone oscure del mondo che noi evitiamo per il loro essere selvagge, incommensurabili, e certamente sconosciute.
Eleanor Coppola: n°9:  Ieri sera Francis ha visionato il girato della prima settimana. Erano le scene con Harvey Keitel        nella parte di Willard. Dopo la proiezione è seduto sul divano con i montatori chiese Beh! Che ne pensate. Io salii a dare la buona notte ai bambini, e quando tornai quindici minuti più tardi, Francis aveva già deciso di sostituire il protagonista.
Fred Roos – Co-Producer:Abbiamo ingoiato il rospo ed abbiamo dovuto fare una cosa molto spiacevole, cioè sostituire un attore a riprese iniziate. Una cosa non solo spiacevole ma anche costosa. “Coppola perde la barba, 20 chili e la star Keitel” - by JOSEPH McBRIDE –
Sul set  – 456A prima “Azione!”
Il generale ………. a Willard: Che ne pensa Willard.
Willard: Porre fine… al.. Colonnello?
Una persona presente .. .. .. Porre fine senza scrupoli di sorta.
Lei si renderà conto Capitano…..
Eleanor Coppola: n°10: Francis due giorni dopo si tagliò la barba e tornò a Los Angeles. Incontrò Martin Sheen \ Cap. Benjamin L. Willard \ Narratore /all’aeroporto, Martin accettò di interpretare Willard.
Martin Sheen: Ero un po’ preoccupato per le mie condizioni fisiche, allora avevo soltanto 36 anni, ma mi sentivo vecchio, fuori forma. Fumavo 3 pacchetti di sigarette al giorno. Insomma…, ero messo maluccio. Non sapevo se sarei stato capace di sostenere quel ritmo  vertiginoso. Quando mi hanno scritturato ricordo, che doveva essere una cosa di 16 settimane. In realtà…, non andò affatto così, ma …, chi lo poteva sapere allora.
Eleanor Coppola: n°11:  E’ la quinta settimana di riprese. Man mano che ci avviciniamo all’estate fa’ sempre più caldo, e ogni giorno sembra che il progetto si ingrandisca.
Francis Coppola:Allora…, dunque, voglio…, diciamo 5 elicotteri, ok?. Una macchina da presa qui, e una lì. Quante ne abbiamo di macchine, una o due? – Due – Eh!, allora una per quando entriamo nell’abitazione.   
Eleanor Coppola: n°12: Il copione prevede una unità di elicotteri al comando di un colonnello di cavalleria aerea che si chiama Kilgore \ Robert Duvall / che sferra un attacco su un villaggio della costa per scortare la barca che porterà Willard da Kurtz. La scena con tutte le comparse e gli effetti speciali, è logisticamente la più complicata della carriera di Francis.  
Vittorio Storaro – Cinematografer: Ricordo che Francis mi diceva sempre, Vittorio non dimenticare mai questo non è soltanto un documentario sulla guerra in Vietnam; “This is a main show”, nel senso che ovunque gli americani vadano, trasformano tutto in un grande show. Tutto, doveva divenire un grande evento, l’idea di Francis era di creare un grande spettacolo, di immagini, di colori, di luci, di musica. Anche l’idea di mettere Wagner durante la sequenza della battaglia degli elicotteri, faceva parte dell’essere spettacolo, faceva parte della messa inscena dell’opera. L’idea, era di ricreare la drammaticità della guerra non tramite la realtà, ma attraverso la fantasia.

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rongiu venerdì 2 marzo 2012
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