Mediterraneo

Quando arrivammo a Rodi, nell'estate del 2011, chiesi alla mia compagna di visitare Kastellorizo. Lei mi guardo come un UFO: Kastellorizo? Che cavolo ci vuoi trovare in quell'isola di pecorai???, mi disse stizzita. Lei conosce bene la Grecia, ci ha lavorato, addirittura ne parla la lingua. Continuò: Ci vogliono 4 ore di traghetto, costa come il plutonio e una volta arrivati non si trova nulla. Dopo 4 ore il traghetto riparte!. Non commentai, le chiesi di nuovo: Voglio andare a Kastellorizo. E lo dissi con una voce che non convinceva a ribattere, io che sono la persona più placida del mondo. Sbuffò, ma acconsentì. Non capiva cosa mi ci avrebbe portato in quel posto. Quando salpammo, alcuni giorni dopo, ero teso come una corda di violino, e lei se ne accorse. Arrivammo dopo le famose 4 ore di navigazione. Lei continuò a fissarmi stranita. Poi scendemmo a terra. La guardai e le dissi: tu promettimi di seguirmi e non fare domande. Capirai... Mi fece sì con la testa, ma sò che pensava seriamente che fossi vittima di un'insolazione. Ci inerpicammo per una mulattiera che saliva sulla collina. Faceva un caldo micidiale, sudavamo. Poi arrivammo, dopo una mezzora di marcia allegra, in punta, dove il cielo greco si confonde con le sponde turche. Il blu scolpito dell'egeo era proprio sotto di noi. Armeggiai nello ziano e tirai fuori delle piccole casse da collegare al mio cellulare. Poi le dissi: ascolta per cosa vale la pena di vivere! Partì la musica di mediterraneo e l'ascoltammo in silenzio. Si accorse che stavo piangendo solo quando la musica stava per finire. E pianse pure lei, emozionata nel vedermi così felice. Quando finì la musica ridiscendemmo nel piccolo paese e aspettammo che il traghetto ci portasse di nuovo a Rodi. Lei non mi disse più nulla, ma continuò a guardarmi con gli occhi lucidi. Questa è la mia recensione del film, e di parte della mia vita! Garinius