lady libro
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lunedì 8 agosto 2011
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il silenzio degli agnelli
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Per poter arrestare Buffalo Bill, un pericoloso serial killer che uccide solo giovani ragazze, l'agente del FBI Clarice Starling viene incaricata di fare domande riguardanti al killer ad un prigioniero di nome Hannibal Lecter, un intelligentissimo psichiatra antropofago, che potrebbe aiutare notevolmente le ricerche grazie alle sue conoscenze sull'assassino: ma Lecter non concede niente in cambio di nulla: rivelerà tutto ciò che sa soltanto se Clarice gli rivelerà i tormentati e tragici ricordi della sua infanzia, costringendola ad un'inevitabile tuffo nel passato e ad una lotta con se stessa e le sue paure...
Apparentemente un semplice thriller come tanti, "Il silenzio degli innocenti" è il capolavoro del genere per antonomasia.
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Per poter arrestare Buffalo Bill, un pericoloso serial killer che uccide solo giovani ragazze, l'agente del FBI Clarice Starling viene incaricata di fare domande riguardanti al killer ad un prigioniero di nome Hannibal Lecter, un intelligentissimo psichiatra antropofago, che potrebbe aiutare notevolmente le ricerche grazie alle sue conoscenze sull'assassino: ma Lecter non concede niente in cambio di nulla: rivelerà tutto ciò che sa soltanto se Clarice gli rivelerà i tormentati e tragici ricordi della sua infanzia, costringendola ad un'inevitabile tuffo nel passato e ad una lotta con se stessa e le sue paure...
Apparentemente un semplice thriller come tanti, "Il silenzio degli innocenti" è il capolavoro del genere per antonomasia.
Le cose che lo rendono un film unico e imperdibile sono principalmente le indimenticabili e magistrali interpretazioni di Anthony Hopkins e Jodie Foster nonchè la suspense e la bellezza della trama così ricca di colpi di scena.
Questo film è "il re dei thriller", assolutamente da vedere.
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anonimo
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domenica 6 maggio 2001
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viaggio nella psiche e nell'orrore per il miglior thriller dai tempi di hitchcock.
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Inutile perdersi in giri di parole: Silence of the lambs è un capolavoro. Attraverso uno stile glaciale, attento più all'orrore interiore dei protagonisti che a quello reale, con primissimi piani angosciosi e un rigore geometrico straordinario, Demme ci porta nei meandri più oscuri della psiche umana, e ci presenta un mondo in cui non c'è piu la semplice contrapposizione tra il Bene e il Male, se è vero che i due protagonisti, dei quali ognuno rappresenta l'antitesi dell'altro, sembrano quasi provare una morbosa attrazione reciproca. Un film di rara potenza espressiva, uno dei migliori thriller degli ultimi anni. Indimenticabile l'interpretazione dei due protagonisti.
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revine1995
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venerdì 4 dicembre 2015
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alla base di un cult
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Nel 1991 il regista Jonathan Demme, portò sui grandi schermi di tutto il mondo, un film destinato a diventare la base di una storia e di una serie di film che rivoluzionò il genere del thriller: The silence od the lambs.
“Il silenzio degli innocenti” mette in scena una giovane recluta dell’FBI, Clarice Starling (Jodie Foster), che ha la missione di catturare uno spietato serial killer, Buffalo Bill (Ted Levine), con l’aiuto di un altro assassino, Hannibal Lecter (Anthony Hopkins). Hannibal the Cannibal è un uomo che mette in soggezione chiunque gli si avvicini, sia perché quando era uno psichiatra mangiava le sue pazienti, sia perché possiede doti mentali eccellenti con la quale riesce ad entrare nei pensieri più intimi delle persone che lo circondano; questa sua qualità gli permette di sviluppare, nel corso delle conversazioni con la giovane Clarice, un senso di affetto paterno per la stessa, che mentre cerca di catturare Buffalo Bill deve anche sconfiggere alcuni fantasmi del passato come la morte di suo padre e il belato finale degli agnelli prima che vengano sgozzati (da qui deriva il titolo della pellicola).
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Nel 1991 il regista Jonathan Demme, portò sui grandi schermi di tutto il mondo, un film destinato a diventare la base di una storia e di una serie di film che rivoluzionò il genere del thriller: The silence od the lambs.
“Il silenzio degli innocenti” mette in scena una giovane recluta dell’FBI, Clarice Starling (Jodie Foster), che ha la missione di catturare uno spietato serial killer, Buffalo Bill (Ted Levine), con l’aiuto di un altro assassino, Hannibal Lecter (Anthony Hopkins). Hannibal the Cannibal è un uomo che mette in soggezione chiunque gli si avvicini, sia perché quando era uno psichiatra mangiava le sue pazienti, sia perché possiede doti mentali eccellenti con la quale riesce ad entrare nei pensieri più intimi delle persone che lo circondano; questa sua qualità gli permette di sviluppare, nel corso delle conversazioni con la giovane Clarice, un senso di affetto paterno per la stessa, che mentre cerca di catturare Buffalo Bill deve anche sconfiggere alcuni fantasmi del passato come la morte di suo padre e il belato finale degli agnelli prima che vengano sgozzati (da qui deriva il titolo della pellicola).
È da sottolineare che il film vanta 5 oscar (i cinque Oscar più prestigiosi), di questi uno andò ad Anthony Hopkins, che lo vinse recitando solo per venti minuti, ma portando sullo schermo un’interpretazione magistrale, che mette ansia anche allo spettatore (A. Hopkins dichiarò di aver studiato molto per la parte, ispirandosi molto anche a Charles Manson, per il non sbattere mai le palpebre).
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il cinefilo
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martedì 3 agosto 2010
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un grande film thriller americano
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TRAMA:L'agente del'FBI Clarice Starling(Jodie Foster)viene incaricata di dare la caccia a uno psicopatico serial killer chiamato Buffalo Bill ma dovrà "allearsi" con uno psicanalista-cannibale altrettanto folle chiamato Hannibal Lecter(Anthony Hopkins)...COMMENTO:Jonathan Demme realizza un film thriller(ispirandosi al romanzo di Thomas Harris)che è solo apparentemente uno dei tanti film "sadici"sfornati negli Stati Uniti e con la trama perennemente identica ma in realtà è una delle migliori opere che questo genere di cinema possa vantare.
Questo film si contraddistingue dalla "massa" di ciofeche per la sua incredibile capacità di analizzare con una precisione raccapricciante le caratteristiche psicologiche e fisiche dei protagonisti(e soprattutto di Hannibal Lecter,il personaggio che ha portato Anthony Hopkins,come attore,al trionfo definitivo)e,contemporaneamente,mischiare sapientemente violenza e tensione come pochi altri film americani sono riusciti a fare negli anni novanta.
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TRAMA:L'agente del'FBI Clarice Starling(Jodie Foster)viene incaricata di dare la caccia a uno psicopatico serial killer chiamato Buffalo Bill ma dovrà "allearsi" con uno psicanalista-cannibale altrettanto folle chiamato Hannibal Lecter(Anthony Hopkins)...COMMENTO:Jonathan Demme realizza un film thriller(ispirandosi al romanzo di Thomas Harris)che è solo apparentemente uno dei tanti film "sadici"sfornati negli Stati Uniti e con la trama perennemente identica ma in realtà è una delle migliori opere che questo genere di cinema possa vantare.
Questo film si contraddistingue dalla "massa" di ciofeche per la sua incredibile capacità di analizzare con una precisione raccapricciante le caratteristiche psicologiche e fisiche dei protagonisti(e soprattutto di Hannibal Lecter,il personaggio che ha portato Anthony Hopkins,come attore,al trionfo definitivo)e,contemporaneamente,mischiare sapientemente violenza e tensione come pochi altri film americani sono riusciti a fare negli anni novanta.
Questo film può vantare cinque meritatissimi oscar(che sono anche i più importanti)quali l'oscar come miglior attrice protagonista(Jodie Foster),l'oscar come miglior attore protagonista(Anthony Hopkins),l'oscar come miglior film,l'oscar come miglior regia e l'oscar come miglior sceneggiatura.
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biso 93
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sabato 25 giugno 2016
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il thriller
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Silence of the lambs rappresenta il thriller per antonomasia, un film che inevitabilmente invade il genere e che tutt'ora ispira moltissimi registi che si cimentano in una pellicola thriller. La traduzione italiana del titolo e' chiaramente azzeccata ma anche un ulteriore titolo anch'esso corretto avrebbe reso bene l'idea ovvero IL SILENZIO DEGLI AGNELLI! Si perche' gli agnelli nel film rappresentano un concetto psicologico davvero interessante e centrale in questo film. Johnatan Demme realizza un film impeccabile, musiche che creano un'atmosfera inquietante e penetrante, colori freddi e una fotografia distaccata, una regia puntigliosa fatta di gran primi piani, i quali piu' di mostrare trasmettono allo spettatore le sensazioni dei personaggi.
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Silence of the lambs rappresenta il thriller per antonomasia, un film che inevitabilmente invade il genere e che tutt'ora ispira moltissimi registi che si cimentano in una pellicola thriller. La traduzione italiana del titolo e' chiaramente azzeccata ma anche un ulteriore titolo anch'esso corretto avrebbe reso bene l'idea ovvero IL SILENZIO DEGLI AGNELLI! Si perche' gli agnelli nel film rappresentano un concetto psicologico davvero interessante e centrale in questo film. Johnatan Demme realizza un film impeccabile, musiche che creano un'atmosfera inquietante e penetrante, colori freddi e una fotografia distaccata, una regia puntigliosa fatta di gran primi piani, i quali piu' di mostrare trasmettono allo spettatore le sensazioni dei personaggi. La sceneggiatura e' perfetta, la tensione e l'interesse durano costantemente durante tutta la pellicola. Le interpretazioni del cast sono eccezzionali e qui anche se ovviamente nn ci sia bisogno, non si puo' non elogiare un attore incredibile, britannico e di stampo teatrale che recitando con gli occhi ha fatto la storia del cinema, donando vita ad un personaggio memorabile come Hannibal Lecter; Sir Anthony Hopkins. Senza di lui questo film non sarebbe stato lo stesso. Vincitore dei 5 premi oscar piu' importanti, cosa riuscita a pochissime pellicole, Silence of the Lamb e' uno di quei film per cui amiamo il mondo del cinema.
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fedson
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domenica 10 marzo 2013
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lecter ci divora!
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Un assassino, un ex psichiatra e criminologo detenuto e una recluta dell'FBI. Con questi tre personaggi, il romanzo di Thomas Harris viene tramutato, dall'impeccabile mano di Jonathan Demme, in uno dei più grandi thriller della storia del cinema, destinato a diventare uno dei caposaldi del suo genere. Alla promettente recluta dell' FBI, Clarice Starling (Jodie Foster), viene incaricato il compito di trarre più informazioni possibili dal detenuto (e pluriomicida) Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), riguardo l'assassino psicopatico che scuoia e uccide le donne. L'unico modo per ottenerle è la sincerità, e Clarice, in cambio delle informazioni del Dr.
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Un assassino, un ex psichiatra e criminologo detenuto e una recluta dell'FBI. Con questi tre personaggi, il romanzo di Thomas Harris viene tramutato, dall'impeccabile mano di Jonathan Demme, in uno dei più grandi thriller della storia del cinema, destinato a diventare uno dei caposaldi del suo genere. Alla promettente recluta dell' FBI, Clarice Starling (Jodie Foster), viene incaricato il compito di trarre più informazioni possibili dal detenuto (e pluriomicida) Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), riguardo l'assassino psicopatico che scuoia e uccide le donne. L'unico modo per ottenerle è la sincerità, e Clarice, in cambio delle informazioni del Dr. Lecter, si aprirà a quest'ultimo instaurando insieme a lui delle sedute di analisi, raccontandogli sinistri episodi del suo passato. Jonathan Demme fa esplodere la sua mostruosa bravura in un film che attira, inquieta e penetra ognuno di noi, tramite una gigantesca regia in grado di raccontare l'inquietante e personale storia di Clarice grazie ad alcuni giochi di sguardi e gesta che ingarbuglieranno gli spiriti di Clarice e di Lecter insieme, incastonandoli in una condizione così intima e segreta che, se si cerca di capire cosa i due si "dicano" con i loro sguardi, sembra una profanazione. La sceneggiatura mozzafiato, opera di Ted Tally, recupera fedelmente le psicologie dei personaggi del libro che si ritroveranno, specie Clarice ed Hannibal, in un gioco di conoscenza psicologica e personale affascinante, mistico, che sembra violare un tabù. E' un film che ci attira e ci conquista anche grazie all'aria che emana: un'aria intima e nascosta, che viene scaturita dalla sconvolgente figura del Dr. Hannibal Lecter. Figura che sentiamo così vicina a noi da apparire sia come una sorta di fantasma intento a violentare il nostro stesso passato, sia come un'anima intima ed amica col quale aprirci per confidargli le nostre paure e i nostri peccati più segreti e nostri. Se Clarice rappresenta l'agnello che rimane solo con se stesso, apparentemente debole ma che matura nel suo silenzio ed innocente dei suoi "peccati" del passato, Lecter incarna il pastore-macellaio che la fa crescere e la fa maturare (proprio come un pastore col suo gregge di agnelli), ma anche gridare, facendogli raccontare le sue innocenti colpe per porre fine a tutto il suo dolore (come fa il macellaio prima di uccidere la sua vittima). Due personaggi grandi e forti, fatti tornare in vita da due mostri sacri del cinema: Jodie Foster, nella sua più difficile ed affascinante prova recitativa che si cimenta in un sottilissimo gioco di intensi sguardi emotivi che ricalcano le tracce di un passato turbato e proibito; ed un'immenso Anthony Hopkins nell'interpretazione che l'ha consacrato per sempre nel cinema mondiale e che viene portata avanti nel corso del film da brevissime apparizioni dotate di un linguaggio visivo struggente e carico di una tensione che ci fa stare sulle spine. Entrambi magistrali. Entrambi meritevoli del premio Oscar. Sceneggiatura impareggiabile ed insindacabilmente colmata da un'elevatissima suspence. Thriller dinamico, ipnotico, intrigante, trionfale e divinamente interpretato. Vincitore di 5 Oscar ed indubbiamente il miglior lavoro di Demme! Lecter ci divora e ci conquista completamente!
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gustibus
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lunedì 17 aprile 2017
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agente starling stupiscimi!
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Sarebbero 4stelle e mezza per questo splendido thriller psico-analitico.Qual'e'la prima regola del dott.lecter?..la semplicita'!...memorabile questa frase come altre nel film di j.demme che con Hopckins e Foster hanno reso possibile uno dei migliori thriller forti nella storia del cinema.Premiato con 5oscar agli attori,regia,film,sceneggiatura.Lotta serrata al serial killer che.scuoia le sue vittime,fbi con l'aiuto di un serial killer ancora piu'sanguinario il dott.hannibal lecter.Questo il sunto del film..non e' uscito il capolavoro perfetto solo perche' la storia e' puntata sul personaggio di lecter e Clarice starling agente fbi.Attori veramente da oscar che hanno oscurato tutto il resto del racconto talmente erano bravi e il regista giocava sulle loro performance.
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Sarebbero 4stelle e mezza per questo splendido thriller psico-analitico.Qual'e'la prima regola del dott.lecter?..la semplicita'!...memorabile questa frase come altre nel film di j.demme che con Hopckins e Foster hanno reso possibile uno dei migliori thriller forti nella storia del cinema.Premiato con 5oscar agli attori,regia,film,sceneggiatura.Lotta serrata al serial killer che.scuoia le sue vittime,fbi con l'aiuto di un serial killer ancora piu'sanguinario il dott.hannibal lecter.Questo il sunto del film..non e' uscito il capolavoro perfetto solo perche' la storia e' puntata sul personaggio di lecter e Clarice starling agente fbi.Attori veramente da oscar che hanno oscurato tutto il resto del racconto talmente erano bravi e il regista giocava sulle loro performance.Film da vedere quando siete concentrati..e' tutto da analizzare con semplicita'..non vi accorgerete dei 110minuti..il minuto finale da 5stelle dorate!Qual'e'la regola del dottor lecter quando piace qualcosa?..si desidera!
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tony montana
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martedì 7 dicembre 2010
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un scioccante viaggio senza ritorno
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Uno psicopatico conosciuto come Buffalo Bill sta rapendo e uccidendo giovani donne. L’FBI, invia, a risolvere il caso, la giovane recluta Clarice Starling per fare delle domande ad un prigioniero squilibrato che può fornire importanti suggerimenti sui perché che spingono il killer all’azione. Il detenuto è il brillante dottor Hannibal Lecter, un cannibale che aiuterà Starling soltanto se lei soddisferà la curiosità di Lecter con i dettagli riguardanti la sua complicata vita personale. Questo rapporto con l’antropofago dottore, spingerà la giovane ad affrontare i suoi demoni interiori ma anche Buffalo Bill e dovrà utilizzare ingegno e sangue freddo per poterlo arrestare.
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Uno psicopatico conosciuto come Buffalo Bill sta rapendo e uccidendo giovani donne. L’FBI, invia, a risolvere il caso, la giovane recluta Clarice Starling per fare delle domande ad un prigioniero squilibrato che può fornire importanti suggerimenti sui perché che spingono il killer all’azione. Il detenuto è il brillante dottor Hannibal Lecter, un cannibale che aiuterà Starling soltanto se lei soddisferà la curiosità di Lecter con i dettagli riguardanti la sua complicata vita personale. Questo rapporto con l’antropofago dottore, spingerà la giovane ad affrontare i suoi demoni interiori ma anche Buffalo Bill e dovrà utilizzare ingegno e sangue freddo per poterlo arrestare.
Sicuramente uno dei migliori film della storia del cinema e uno dei più magistrali thriller mai realizzati. Il capolavoro di Jonathan Demme riesce a raggiungere alti picchi, realizzando un giallo che riesce a eguagliare i capolavori di Alfred Hitchcock: la tensione è costruita perfettamente, ogni singola inquadratura, accompagnata dalle bellissime melodie di Howard Shore è carica di emozioni e tiene il respiro sospeso per tutta la visione. La suspence non s’interrompe mai neanche nelle scene d’azione, durante i colpi di scena, o nelle esplosioni di violenza di Hannibal Lecter, le cui labbra si sporcano di cremisi sangue. Memorabili le interpretazioni di Jodie Foster, e di Hopkins che in soli 15 minuti di recita si porta a casa l’Oscar. Il talento visivo di Demme è straordinario. Non si era mai visto un thriller così turbante, inquietante e sconvolgente. Chiunque vedrà Il silenzio degli innocenti, non lo dimenticherà più.
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breveecirconciso
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martedì 19 aprile 2011
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grido di agnelli
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Un film da manuale del genere thriller. Alla promettente cadetta dell’FBI Clarice Starling (Jodie Foster) viene assegnato il caso di un serial-killer con la mania di scuoiare le sue vittime, tutte donne, soprannominato “Buffalo Bill”. L’FBI individua nel cannibale pluriomicida Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), ex psichiatra, la chiave di risoluzione del caso, e nella Starling l’unica persona in grado di carpirgli informazioni riguardanti Buffalo Bill. Dunque la incarica di fargli visita nel carcere in cui è rinchiuso da otto anni. Hannibal, dotato di una mente geniale, fornirà all’agente un piccolo pezzo del puzzle alla volta, in cambio di informazioni sulla sua vita privata e il suo passato.
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Un film da manuale del genere thriller. Alla promettente cadetta dell’FBI Clarice Starling (Jodie Foster) viene assegnato il caso di un serial-killer con la mania di scuoiare le sue vittime, tutte donne, soprannominato “Buffalo Bill”. L’FBI individua nel cannibale pluriomicida Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), ex psichiatra, la chiave di risoluzione del caso, e nella Starling l’unica persona in grado di carpirgli informazioni riguardanti Buffalo Bill. Dunque la incarica di fargli visita nel carcere in cui è rinchiuso da otto anni. Hannibal, dotato di una mente geniale, fornirà all’agente un piccolo pezzo del puzzle alla volta, in cambio di informazioni sulla sua vita privata e il suo passato.
Grazie alla superba regia di Jonathan Demme, coi suoi primissimi piani e le sue inquadrature ipnotiche, si ha la sensazione di addentrarsi nella psiche dei personaggi; il tutto accompagnato da una tensione costante e da un’atmosfera angosciante che intrappola lo spettatore dal primo all’ultimo minuto. Non da meno le interpretazioni di Hopkins e della Foster, perfetti in ogni sguardo, in ogni espressione.
Un film indimenticabile, dove bene e male, umanità e follia, si inseguono e si attraggono. Un film che instilla il dubbio che dentro ad ognuno di noi, ci sia un grido di agnelli, e che il nostro agire sia, anche se inconsciamente, volto al ritrovamente del silenzio degli innocenti.
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dado1987
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domenica 26 gennaio 2014
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davvero un grande giallo
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Il Silenzio degli innocenti è un ottimo thriller, probabilmente uno dei migliori di sempre. Ha vinto ben 5 Oscar nel ’91, tra cui miglior film, attore e attrice protagonista. Purtroppo però l’Oscar per la miglior regia è immeritato, poiché il film è invecchiato male, trasuda anni ’80 con la caratteristica immobilità delle scene, dovuta ad un montaggio vecchio stile, delle musiche e delle riprese troppo retrò. Avrei preferito che quell’anno vincessero John Singleton per Boyz’n the Hood, o Oliver Stone per JFK. In compenso tutte le altre statuette sono pienamente meritate, sia per la recitazione magistrale di Hopkins e della Foster, sia per il miglior film e miglior sceneggiatura non originale.
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Il Silenzio degli innocenti è un ottimo thriller, probabilmente uno dei migliori di sempre. Ha vinto ben 5 Oscar nel ’91, tra cui miglior film, attore e attrice protagonista. Purtroppo però l’Oscar per la miglior regia è immeritato, poiché il film è invecchiato male, trasuda anni ’80 con la caratteristica immobilità delle scene, dovuta ad un montaggio vecchio stile, delle musiche e delle riprese troppo retrò. Avrei preferito che quell’anno vincessero John Singleton per Boyz’n the Hood, o Oliver Stone per JFK. In compenso tutte le altre statuette sono pienamente meritate, sia per la recitazione magistrale di Hopkins e della Foster, sia per il miglior film e miglior sceneggiatura non originale.
Il film purtroppo non è perfetto, a causa di qualche errore. Innanzi tutto nei primi dialoghi tra Hannibal e Clarice, il dottore pazzo chiede uno scambio di informazioni, definendolo un QUI PRO QUO, ma questo almeno in lingua italiana, è un errore grave perché qui pro quo va inteso sempre e solo come Equivoco. Mentre per scambio di qualsiasi cosa, in latino va usato il DO UT DES, tale qui pro quo fa storcere il naso non poco, perché Hannibal rappresenta un dottore cannibale con qualche rotella fuori posto, ma pur sempre molto sagace e con una grande cultura (evidentemente non in latino), non so a chi sia dovuto questo errore, se ai dialoghisti, traduttori, sceneggiatori o allo stesso scrittore, sta di fatto che è un errore palese.
Un altro errore piuttosto grave, riguarda i flashback di Clarice, quando si vede lei da piccola; ebbene Clarice/Foster ha gli occhi azzurrissimi, la bambina Clarice invece ha gli occhi color nocciola profondo. Ora ditemi che quelli che hanno fatto il casting non sono riusciti a trovare una bambina di 9 anni con gli occhi azzurri?
Detto questo, Il Silenzio degli innocenti rimane un’ottima opera, che ha avuto un grande successo di pubblico e critica (giustamente), e grazie ad esso si è aperta la via alla saga di film dedicati al Dr Lecter (Hannibal, Red Dragon, Le origini del male), di cui comunque rimane il miglior esponente.
Voto 8
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