Il passo sospeso della cicogna è la metafora del passo di chi sta al confine,alla frontiera.Un passo sospeso che potrebbe condurre anche alla morte...Il film è drammatico,triste,tutto immerso in atmosfere fosche,scure,nebbiose.Il film è anche molto lento e ricco di silenzi che dicono più delle parole ma che lasciano sospeso ovvero non del tutto chiarito e definito il percorso...E'il volere del regista greco Theo Angelopulos che si avvale di attori del calibro di Marcello Mastroianni e di Jeanne Moreau.Film difficile e che lascia molti interrogativi dando adito a più possibili interpretazioni.Il non detto è preponderante rispetto al detto.Ciò che conta è toccare con mano l'orrore delle guerre,delle fughe ed il disgusto per talune situazioni politiche e sociali.Suggestiva la scena del matrimonio al confine.Sicuramente da vedere più di una volta per poter cogliere ciò che non è apparso chiaro da subito.
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