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Commedia azzeccatissima che con una satira irresistibile porta sul grande schermo cinematografico il mondo della soap opera, di cui vengono spietatamente enfatizzati la cinica competizione per raggiungere il successo, il livello artistico davvero infimo e l’ambiente squallidamente trash.
La pellicola diretta da Michael Hoffman, assiduo frequentatore del genere, propone una sceneggiatura che in modo paradossale trova i suoi punti nodali proprio in quegli inverosimili intrecci sentimentali e parentali che caratterizzano le soap: il geniale risultato è che il pubblico che si diverte nel vedere ridicolizzati tali programmi televisivi particolarmente stupidi e volgari, viene allo stesso tempo intrattenuto con una storia dello stesso genere, portata volutamente all’eccesso e pertanto trasformata, con straordinaria sagacia, in esilarante e raffinata.
I dialoghi ispiratissimi aggiungono una straordinaria verve comica.
La commedia procede ad un ritmo particolarmente spedito, quasi frenetico, che si dimostra adattissimo per le caratteristiche della pellicola.
Il cast è ricchissimo e funziona in modo perfetto: la protagonista è l’istrionica Sally Field, che si conferma un’attrice davvero eccezionale e versatile; al suo fianco nel ruolo maschile preminente c’è Kevin Kline che in film di questo tipo da il suo meglio ed in effetti anche stavolta non delude affatto, grazie anche ad un’intesa eccezionale con la Field che permette ai due grandi attori di dar vita a duetti davvero spassosi. Un’altra parte di rilievo è affidata a Elisabeth Shue, che però non riesce ad emergere, scomparendo quasi nel confronto con questi altri interpreti più talentuosi. Se la cavano invece benissimo Robert Downey Jr e Whoopi Goldberg che sguazzano in commedie tendenti al comico come queste.
L’ottima compagnia di attori è completata dalle avvenenti Cathy Moriarty, convincentissima nella parte dell’attrice perfida, arrivista e priva di scrupoli, e Teri Hatcher che qui mette in mostra proprio le sue indubbie doti estetiche nella ben riuscita parte della bellona svampita. Infine si ricorda la partecipazione di Garry Marshall più conosciuto come regista che come attore.
Tra colpi di scena, colpi bassi e sketch divertenti,Hoffman riesce a confezionare un’opera deliziosa che proponendo una satira della volgarità realizza un intrattenimento raffinato e piacevolissimo, con molto acume e vette di grande comicità.
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