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Ho rivisto il film in TV e confesso che ne avevo un ricordo migliore. La regia è di Tony Scott (fratello di Ridley) che dopo i successi di Top Gun e Beverly Hills cop II ebbe negli anni 90 un pò di sbandamento da cui si riprese come regista, Revenge che fu anche un insuccesso commerciale oltre che di critica appartiene al periodo critico. Cochran (Kevin Costner) pilota della US Navy lascia il servizio e viene invitato da un ricco amico con cui ha avuto interessi comuni di caccia e di tennis e a cui una volta ha salvato la vita., L'amico Tiburon (squalo) Mendez abita in Messico in una lussuosa villa sorvegliata da decine di guardie armate, è in realtà un boss della mafia con notevoli agganci politici, lo accoglie come un fratello e gli presenta la bellissima e giovane moglie Mireya (Madeleine Stowe). Dopo poche partite di tennis scopppia la passione tra l'aviatore e la moglie con numerose scene di sesso, ovviamente Tiburon se ne accorge subito e scopre che vogliono passare insieme un weekend, che finirà male, sorperesi dal marito e dai suoi sgherri lei viene sfregiata e inviata in un bordello, lui lasciato mezzo morto nel deserto dove però viene trovato e curato da una famiglia messicana. Guarito parte la vendetta e aiutato da due messicani che intendono vendicarsi di Tiburon uccide gli sgherri che l'avevano quasi ucciso, trova poi Tiburon ma incredibilmente gli chiede di perdonarlo per avergli preso la moglie in cambio Tiburon gli dice l'ultimo nascondiglio della moglie: un convento dove la poveretta, che ha subito inauditi maltrattamenti, muore tra le sue braccia dicendogli di amarlo. A prescindere le incongruenze la trama rivela 3 personaggi sgradevoli: Cochran e Mireya sleali perche cornificano il marito proprio in casa sua e stupidi perchè pensare che non se ne accorgesse Tiburon che in una scena ammazza un malavitoso perchè aveva a tavola detto una parola di troppo, vuol dire non avere cervello, alla fine ci fa una migliore figura Tiburon che umanamente è un mostro assassino, ma almeno ha un codice di lealtà verso gli amici. La regia è incerta tra il melodramma amoroso con una scena finale nel convento delle suore (il regista ha dimenticato che le suore non sono più quelle del 1500 ...) che è penosa, e il thriller alla Quentin Tarantino con scene cruente di violenza efferata, ci sono varie scene di sesso, ma tra i due attori non c'é empatia sembrano che debbano bollare la cartolina. La recitazione è un'altro problema. Costner è un attore altalenante qui da il peggio di sé non è certo l'interprete di Un mondo Perfetto, Madeleine Stowe è bellissima ma basta, continuerà per alcuni anni la carriera cinematografica per poi abbandonare le scene, riprenderà in TV nel 2011 con certo successo in una serie denominata Revenge (guarda il caso), si salva un buon Anthony Quinn che recita se stesso. In una parte secondaria (Cesar) recita Tomas Millian.
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