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Un altro Maniac Cop, uscito nel ’92, dopo appena quattro anni dal primo, stesso sceneggiatore, Larry Cohen, e stesso regista, William Lustig. E’ un sequel iperbolico e talmente esagerato in alcune scene da diventare paradossale, fino a sfiorare il ridicolo involontario, in cui il malvagio protagonista, il poliziotto assassino seriale, in uniforme di servizio ma con i guanti bianchi della divisa da cerimonia, ancora una volta interpretato da Robert Z'Dar, perde qualsiasi parvenza umana e si trasforma in un personaggio totalmente fantastico, l’ennesimo cattivo del mondo dei fumetti trasposto in celluloide, a metà strada tra Joker e Hulk. Peggiore del primo sotto tutti gli aspetti, anche riguardo al cast, privato quasi subito della coppia dei due protagonisti, Bruce Campbell, l’iconico interprete de’ La Casa di Raimi, e Laurene Landon, e con Robert Davi nel ruolo del detective a caccia del mostruoso killer al posto del grande caratterista Tom Atkins.
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