Il Fantasma dell'Opera di Charles Dance è senz'altro un più che piacevole film sull'amore romantico, sul dolore della solitudine e dell'isolamento, sul tradimento e sulla sofferenza, che dovrebbe essere rimandato in onda più spesso.
Charles Dance interpreta ottimamente un Erik incredibilmente raffinato, che si muove con eleganza dietro mille maschere dai colori e tessuti diversi, attraverso quel labirinto di oscurità, silenzi, malinconia e smarrimento che è l'Opera di Parigi. La voce profonda di Dance rimbomba nei sotterranei, facendosi improvvisamente gentile all'udire il canto di una brava Teri Polo nei panni di Christine Daae. Di tutte le attrici che abbiano interpretato l'innocente soprano di cui il Fantasma si innamora, la Daae di Teri Polo è forse quella che più si avvicina al personaggio del romanzo di Gaston Leroux, a cui il film è liberamente ispirato. E' infatti forse l'unica versione in cui Christine sfoggia la magnifica chioma bionda del libro (mentre in tutte le altre trasposizioni televisive, teatrali e cinematografiche i suoi capelli sono bruni)e in cui ammette di amare Erik, anche se non "nello stesso modo" in cui ama Raoul de Chagny (qui Philippe De Chagny).
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