Henry pioggia di sangue

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Un film di John McNaughton. Con Michael Rooker, Tom Towles, Tracy Arnold Titolo originale Henry: Portrait of Serial Killer. Drammatico, durata 83 min. - USA 1990. MYMONETRO Henry pioggia di sangue * * * - - valutazione media: 3,26 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   

film unico Valutazione 5 stelle su cinque

di davide_chiappetta


Feedback: 7859 | altri commenti e recensioni di davide_chiappetta
mercoledì 10 novembre 2010

Questo film lo vidi in cassetta nel 1992 un anno prima che venisse citato in Caro Diario di Moretti: E' indubbiamente un capolavoro,  nessun altro film ha fatto vedere meglio di questo cosa significhi uccidere o come ci si sente a guardare con gli stessi occhi un serial-killer, più di M di Lang o Jack lo squartatore di Baker e Berman, L'occhio che uccide di Michael Powell o Landru di Claude Chabrol. Questo film, per chi ama catalogare i generi rientra più nel genere slasher che in quello gore, visto che di sangue per fortuna se ne vede poco al contrario del film coevo Nekromantik che fece all'epoc successo per gli estimatori del genere e censurato in molte nazioni, Henry comunque se ne discosta dal genere perchè sarebbe riduttivo farlo entrare in alcuni confini, come dire che 2001 è solo un film di fantascienza. Il titolo in italiano Henry poggia di sangue, come disse Mereghetti è un titolo idiota, mentre quello originale è Henry ritratto di un serial-killer, all'apparenza uno spaccato di vita di un serial-killer, ma in realtà cinematograficamente parlando il "male" fatto persona che uccide in modi diversi, per una sua logica morale. Roocker fino ad allora sconosciuto qui da la sua magnifica interpretazione col volto ghignante, ma nello stesso tempo timido e imbarazzato davanti alla donna che gli mostra sincero affetto. Chiunque si cimenti come regista di film o cortometraggi e ha intenzione di girare un noir o un horror, deve per forza di cose vedersi questo film, film maledetto già all'uscita e censurato in Gran Bretagna, e uscito in italia con molti anni di ritardo, tanto che alcuni hanno visto prima il mockumentary "il Cameraman e l'assassino" che questo di John McNaughton. Il film colpisce duro lo spettatore per vari motivi: prima di tutto il film è stato girato in 28 giorni e con soli 110 mila dollari e questo conferisce al film l'aspetto di un cinema veritè, grana della pellicola grossa, illuminazione precaria, assenza di carrellate (anche volute per la coerenza del racconto) quanto si dice di fare necessità virtù. Gli omicidi non si vedono, vengono solo mostrati i risultati nei quali si sovrappongono urla di donne uccise e dello stesso Henry e rumori di spari e altri distorti al sintetizzatore, questo rende le morti angora più angoscianti visto che lo spettatore deve sforzatrsi di ricostruire mentalmente quello che è successo prima, d'altronte lo stesso Stephen King disse di non mostrare mai l'orrore in modo palese citando continuamente in un suo saggio un vecchio racconto intitolato la Zampa di scimmia, e lasciando supporre tutto al lettore, d'altronte anche il bianco e nero prima dell'avvento del colore come disse Wenders costringeva lo spettatore a uno sforzo mentale piu del colore e per questo il b/n era più colorato del colore stesso, potremmo citare per giorni e giorni il non mostrato, l'amore fuori campo per Hitchcock era più erotico del mostrato, cosi come le mutilazioni e le urla fuori campo più agghiaccianti di quelle viste dal vero sempre in seno alal cinematografia (per questo Tarantino non mostra l'orecchio che viene reciso, è solo un esmpio banale ma conosciuto da molti spettatori).
Henry uccide dicevamo per una sua logica, diceva "o noi o loro" al suo collega Otis, come se fosse in guerra, per noi spettatori capiamo il senso di cio che vuol dire, cioè era ormai anestetizzato alla violenza che perpretrava, e per cosi dire si autogiustificava, ma è chiaro che un vero serial-killer non farebbe certi fini ragionamenti 8come è stato dimostrato da centinaia di anni dalle cronache giudiziarie), il personaggio è trattato in modo romanzato per farci immedesimare in lui pena l'allontanamento del personaggio e di conseguenza da tutto il film. Ci sono altri rafforzamenti tra noi e Henry: l'aver subito della violenze dalla madre, l'antipatia dei 2 ricettatori, lo rozzagine e la mente malsana e deviata di Otis in contrasto a quella brutale psocopatica anche se malata di Henry, le varie soggettive di Henry quando come un cacciatore segue la sua preda, d'altro canto nel momento che ci immedesimiamo in Henry lui commette omicidi gratuiti su due donne (prostitute), su una famiglia (famiglia borghese e benestante, mentre i 3 protagonisti vivono in un lercio appartamento, per di piu vengono riprese da una telecamera, e rivisti centinaia di volte morire, come diceva Bazin: la morte al lavoro), spara a un autista (gay) che si ferma per aiutarlo, mangia tranquillamente  appena dopo aver ucciso una donna e cosi via, vicinanza-repulsione cosi come faceva Kubrick per Alex in arancia meccanica, che tra l'altro in questo film il regista ne riprende alcuni umori, come appunto nella citata violenza sessuale e omicidio a una famiglia, musiche distorcenti amplificate, ghigno del protagonista e risata sguaiata e rozza di Otis (Verfremdungseffekt, cioè l'effetto di straniamento tanto amato dai formalisti russi e in particolar modo del grande Brecht tanto che ormai sono anni che si parla di straniamento brechtiano quanto si citano alcuni capolavori narrativi o cinematografici). Si scade nel gore solo quanto Henry fa a pezzi l'amico Otis ma non è violenza gratuita, perche tutto quel sangue trattenuto era un eco anticipato di quello che sarebbe successo poi. Il finale lascia sgomenti molto di piu di quello che si e visto finora, quando lascia l'albergo le valigie sono due e non c'è più Becky, non c'è bisogno di spiegare, (si lavora a livello diegetico: si è lei, infatti qualche inuadratura prima Henry sii fissa allo specchio per decidere sul da farsi, e si lavora a livello extra diegetico: non vedo Becky, no non è lei, oppure non voglio credere che sia lei poverina era l'unico personaggio carino e dolce di questa storia allucinante). Henry è astrazione del male allo stato puro addolcito un pò per permetterlo di avvicinarci a lui e vedere cosa fà e cosa pensa, Henry è  il nostro Es senza tabù o restrizioni ma che subito il nostro Super-Io censura,  sarebbe stato ridicolo se verso la fine del film fosse stato preso ( il cinema non è pedagogia, e ne spinge ad atti violenti nelle persone normali, ma solo emozione pura), nel film non ci sono i tutori dell'ordine, l'unico sbirro è quello della liberta vigilata di Otis, che non sembra nenache uno sbirro, il personaggio di Henry rimane come all'inizio non c'è trasformazione in lui, una sola cosa ha trasformato: ha creato il vuoto piu assoluto col mondo esterno, ora lui è completamente solo e vaga in eterno forse pronto a colpire ancora.

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