Daddy Nostalgie

Rivedendo questo film, a tre anni di distanza dalla morte di mio padre, ho saputo ritrovarlo, e riuscire a passare la serata con lui. E questa non è retorica, ma realtà. Perchè questo film è un vero inno alla nostalgia, che è la bellezza di essere tristi. Mi sono rivista, e ritrovata pienamente, nel personaggio di Jane Birkin, una donna forte, dolcissima e sola, che deve nascondere molto di se stessa per fare coraggio e dare allegria agli altri. Recuperando il rapporto con il padre, dimenticato nell'infanzia, è in grado di capire se stessa, e di mettere ordine, psicologicamente, nella sua vita. Il personaggio della madre, molto ben delineato, è quello di una donna che sembra forte, ma che è in realtà molto debole, e schiacciata dalle apparenze. Il padre ne è l'esatto contrario. E' la vera gioia di vivere, la consapevolezza di un uomo sensibile, capace di provare e di far provare sensazioni stupende come la malinconia, l'allegria, la gioia, la paura della morte, un immenso amore per la vita e per l'adorata figlia. Questo è il film della dolcezza di vivere. Una dolcezza che si riassume in una carezza, in uno sguardo, in una passeggiata vicino al mare, nell'amore per le piccole cose, che sono il vero fondamento della vita. Anche se il tema sembra straziante, questo non è assolutamente un film triste. Al contrario, è la storia di un rapporto recuperato, di un grande amore che rinasce, a poco a poco, sotto i nostri occhi. Inutile parlare dell'estrema bravura dei protagonisti. Jane Birkin e Dirk Bogarde sono semplicemente favolosi, nel tratteggiare un'unione fortissima, basata su di un'estrema complicità. Anche se la vita durasse solo un giorno,sarebbe sempre stupenda. Soprattutto se, come la canzone finale, è fatta di tante piccole "foolish things".