Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
In soggettiva: così vedono il mondo Antonia e Jane. E Beeban Kidron le asseconda con dolcezza, con leggerezza, con senso della misura. Cosa si può dire di più, e di meglio, per chi sia al suo lungometraggio d’esordio? Antonia e Jane si apre con un primissimo piano: Jane racconta di sé. Di fianco a lei - lo scopriamo solo dopo un po’ - c’è la sua psicoanalista. Ancora più tardi, scopriamo che anche Antonia si racconta alla stessa psicoanalista. E questo, invece che aumentarne l’importanza, la riduce al ruolo tipico dello strizzacervelli nelle commedie cinematografiche (spesso non solo lì): specchio dei personaggi, pretesto per raccontarsi. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (4887 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore